Il 12 agosto uscirà Ant-man, con cui si chiuderà la Fase 2 della Marvel. L’addio di Edgar Wright ad Ant-Man dopo aver completato il casting del film – è stato già ampiamente discusso e commentato, ma qualcun altro adesso torna sulla questione: ovvero il consulente creativo della Fase 2 della Marvel di entrambi gli Avengers, Joss Whedon.
Parlando con Buzzfeed, Whedon si è detto molto dispiaciuto delle divergenze creative che hanno portato Wright a decidere di staccarsi da Ant-Man e conseguentemente la Marvel di chiedere a Paul Rudd ed Adam McKay di riscrivere lo script originale firmato da Wright e Joe Cornish:
«Non capisco» ha detto con dispiacere. «Pensavo non solo che lo script fosse il migliore che la Marvel abbia mai avuto, ma anche il più autenticamente Marvel che io abbia mai letto. Non avevo alcun interesse per Ant-Man. [Ma poi…] Ho letto lo script, ed era così incredibile, “Perfetto! È così buono!“. Mi ricordava perfettamente i fumetti. Irriverente e divertente, e che trasformava ciò che è piccolo in grande e viceversa. Non so come e perché sia successo il peggio. Ma ero molto triste. Perché ho pensato “È perfetto. La Marvel sta facendo qualcosa di perfettamente giusto“. Per qualsiasi ragione il divorzio sia avvenuto, non capisco come quella causa sia diventata più importante di un matrimonio che sembrava così giusto. Non dico che sia stata tutta colpa della Marvel, o che Edgar sia pazzo… Secondo me avrebbero potuto completarsi con le loro reciproche differenze. E invece qualcosa è successo».
Per farla breve, il problema con Edgar Wright era sorto per Ant-Man, perché nel frattempo Marvel stava componendo il suo universo e quindi pretendeva che tutti i film si incasellassero nel suo mosaico, incasellamento rispetto al quale Wright aveva manifestato delle resistenze.
Whedon ha anche anche analizzato questo meccanismo, riferendosi al proprio lavoro: «Durante un test screening qualcuno aveva detto: “Perfetto! Questo va benissimo per quello che deve venire dopo!“, ma io mi sono sentito male. E poco importa che i dirigenti Marvel cercassero di rassicurarmi. Io ho sempre puntato a offrire agli spettatori un’esperienza completa. E se non lo faccio, se non vi conduco in questo tipo di viaggio completo in se stesso, mandatemi a quel paese! C’è il pericolo che questi cinecomic diventino prodotti seriali, trasformando l’esperienza cinematografica in esperienza televisiva. È in effetti il rischio in cui si incorre quando si producono prodotti seriali di questo genere. Sarebbe un errore terribile».
Fonte: Buzzfeed
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