Aquaman (Jason Momoa) è il figlio del guardiano del faro Thomas Curry (Temuera Morrison) e della regina Atlanna (Nicole Kidman). Il suo vero nome è Arthur Curry e i suoi superpoteri sono legati al regno acquatico: il personaggio dei fumetti creato nel 1941 da Mort Weisinger e Paul Norris nel 1941 può infatti spostare le maree e muoversi nelle profondità degli abissi a una velocità supersonica e impressionante.
Aquaman ci ha messo ben settantotto anni per arrivare al cinema e finalmente ce l’ha fatta grazie a James Wan, sovrano indiscusso dell’horror commerciale contemporaneo. Un matrimonio inaspettato e sorprendente tra due mondi che si uniscono a danno vita a un risultato che era impossibile prevedere: il cinecomic targato DC è infatti un congegno spettacolare dall’ambizione grafica sconfinata, che nelle scene spettacolari spinge a mille sul pedale dell’acceleratore.
Il Protettore degli Oceani, altro nome con cui Aquaman è noto, ha il volto dell’attore Jason Momoa, che lo riprende dopo Justice League, e non poteva esserci a monte scelta più azzeccata, data la vena sorniona e carismatica del suo personaggio pubblico. Questo gigante di origini hawaiane, alto quasi due metri e dal look indubbiamente esotico, rispecchia alla perfezione lo spirito di un blockbuster dalla vena spaccona e dal taglio espressivo decisamente rutilante.
Il film sul supereroe metà uomo e metà atlantideo, distribuito da Warner Bros. Pictures, arriva nelle sale italiane da oggi, martedì 1 Gennaio, e potete leggere la nostra recensione completa nel link in fondo all’articolo, per sapere nel dettaglio cosa ne pensiamo.
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