Arnold Schwarzenegger: «Nessuno come me. Sono lo stesso di trent’anni fa»
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Arnold Schwarzenegger: «Nessuno come me. Sono lo stesso di trent’anni fa»

Intervista al padre di tutti i cyborg del cinema che a luglio tornerà sul grande schermo con Terminator Genisys

Arnold Schwarzenegger: «Nessuno come me. Sono lo stesso di trent’anni fa»

Intervista al padre di tutti i cyborg del cinema che a luglio tornerà sul grande schermo con Terminator Genisys

Louisiana, set di Terminator Genisys, il film che dovrebbe rilanciare la saga sci-fi creata da James Cameron facendo da capostipite a una nuova trilogia. Il primo a sorridere conscio dell’ironia del momento è proprio Arnold Schwarzenegger. È seduto su un divano con indosso i vestiti di scena e soprattutto il trucco che ne copre una buona parte del volto. Cicatrici, escoriazioni e piccoli pezzi di panno verde appiccicati qua e là che, a mo’ di green screen, in post-produzione si trasformeranno in effetti digitali.

Best Movie: Cosa succede esattamente in fase di trucco?
Arnold Schwarzenegger: «Il processo prende tra i novanta minuti e le due ore. In questo momento il trucco prevede ferite e graffi. Ci sono otto fasi, nella più avanzata il Terminator si deteriora moltissimo. Non posso rivelare troppo della storia, ma in pratica è il solito T-800. Ha gli stessi poteri, la stessa forza della prima macchina».

BM: Come hai deciso, a trent’anni di distanza dal primo film, di vestire di nuovo i panni del Terminator?
AS: «Ai tempi di Terminator Salvation ero governatore della California, quindi, per legge, non potevo partecipare al film. E comunque non avevo neppure ricevuto lo script. Quando si è presentata di nuovo l’opportunità ho pensato: “Finalmente ne facciamo un altro e io partecipo!” Ero felicissimo dell’idea, anche se c’è voluto più tempo di quanto pensassi: sapevo di questo progetto in pratica dal giorno in cui ho lasciato la carica di governatore (era il 2011, ndr), e sono diventato sempre più entusiasta man mano che scoprivo chi lo stava producendo, chi lo avrebbe scritto e infine chi lo avrebbe diretto (Alan Taylor, quello di Thor: The Dark World, ndr)».

BM: Sei fiero di incarnare ancora questa figura storica per il cinema fantastico?
AS: «Assolutamente. Non ricordo un attore che sia stato coinvolto nello stesso franchise per così tanto tempo. Non credo sia successo con James Bond o Batman, e di sicuro non con Superman».

BM: Cosa rende il Terminator un’icona così amata?
AS: «Semplicemente è un personaggio fico, che sia buono o malvagio. Tutti vorrebbero avere i poteri di Batman o Spider-Man o un Terminator, che combatte senza provare dolore né sentimenti. Chi non vorrebbe per un momento cambiare e poter far questo?». […]

Leggi l’approfondimento completo su Best Movie di febbraio, in edicola dal 28 gennaio.

Leggi anche In esclusiva sul set di Terminator Genisys.

(foto: Getty Images)

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