Non ci aveva rimesso piede nemmeno nel 2003, negli Stati Uniti, per ritirare l’Oscar alla regia per Il pianista (con Adrien Brody). Roman Polanski (76 anni), il regista polacco che da anni vive in Francia, uno dei più ammirati e controversi autori della sua generazione, che ha firmato film come Rosemary’s Baby (con Mia Farrow) e Chinatown (con Jack Nicholson), è stato arrestato ieri a Zurigo, in Svizzera, per l’accusa che gli è stata mossa ben 31 anni fa, nel 1978, di violenza carnale su una minorenne. Il fatto accadde negli States, a casa dell’amico Nicholson, e il regista si è sempre difeso dicendo che la ragazza era consenziente e soprattutto che lui era ignaro del fatto che lei fosse minorenne. La ragazza (oggi 44enne), invece, disse che il regista durante un servizio fotografico prima le fece assumere delle droghe e poi la violentò. Fatto sta che da allora per evitare il carcere Polanski ha messo fine alla sua permanenza oltreoceano e ha fissato la sua dimora in Francia. Dove si è rifatto una vita al fianco della seconda moglie, l’attrice Emmanuelle Seigner (sposata nell’’89 e da cui ha avuto due figli), dopo la fine tragica del suo primo matrimonio con l’attrice Sharon Tate, uccisa barbaramente nella loro villa a Beverly Hills nel 1969, a solo un anno e mezzo dal matrimonio col regista e all’ottavo mese di gravidanza, dalla setta satanica guidata da Charles Manson.
Un accordo diplomatico tra Svizzera e Stati Uniti del quale evidentemente Polanski e i suoi avvocati erano all’oscuro fino a ieri, ha permesso alle autorità locali della città elvetica (dove Polanski si trovava per ritirare un premio alla carriera) di attuare l’arresto nei confronti del regista che ora dovrà affrontare definitivamente questo suo pesante scheletro nell’armadio.
Intanto resta in fase di post-produzione il nuovo thriller del regista, The Ghost, la cui uscita, in Italia, è prevista per il 19 febbraio 2010. Tra le sue ultime opere viste sul grande schermo, ricordiamo Oliver Twist del 2005. Nel 2007, inoltre, contribuì al film corale – 33 corti di autori internazionali in omaggio a Fellini – A ciascuno il suo cinema o Quel piccolo tuffo al cuore quando le luci si spengono e il film inizia per festeggiare i 60 anni del Festival del cinema di Cannes.
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