Arriva il prequel di Nightmare
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Arriva il prequel di Nightmare

Per la serie "a volte ritornano" è in preparazione un film che racconterà lo sconosciuto passato del re degli incubi Freddy Krueger

Arriva il prequel di Nightmare

Per la serie "a volte ritornano" è in preparazione un film che racconterà lo sconosciuto passato del re degli incubi Freddy Krueger

Freddy Krueger si appresta a vivere, per l’ennesima volta, una nuova vita. Il personaggio creato nel 1984 da Wes Craven con l’horror Nightmare (in originale: A Nightmare on Elm Street), che aveva al centro un gruppo di adolescenti i cui sonni venivano violentemente turbati da un personaggio inquietante, morto anni prima ma che aveva il potere di tornare, anche “fisicamente”, nei sogni: Krueger appunto. Volto orribilmente sfigurato, cappellaccio sulle ventitré, maglione sgualcito a grosse righe verdi e rosse e soprattutto guanto con lame affilate sulle dita, il personaggio di Krueger è entrato di diritto nell’immaginario cinematografico. E dopo numerosi seguiti, più o meno riusciti (il totale dei film è otto, l’ultimo è Freddy vs Jason del 2003, oltre a due serie tv) sembra che il soggetto della serie sia tornato di interesse per Michael Bay, Brad Fuller and Andrew Form che insieme alla New Line vorrebbero realizzare nuove pellicole incentrate sul re degli incubi. Per ora si sa solo che il primo film della nuova serie sarebbe un prequel e che la sua uscita, previa agitazione degli sceneggiatori in corso ormai da mesi a Hollywood, è prevista proprio per il 2008. Nel frattempo Robert Englund, storico interprete di Krueger la cui presenza nel prequel non è ancora certa, si trova in Italia per effettuare sopralluoghi, in collaborazione con Roma & Lazio Film Commission, per il suo prossimo film da regista: The Vijj, ispirato a una novella di Nikolaj Gogol. «Il film è una fantasia gotica – ha raccontato l’attore – caratterizzata da elementi come la paura e la paranoia, ma che pone anche domande sulla fede e perfino sulla natura dell’ amore: temi controversi che susciteranno sicuramente polemiche». Ha poi aggiunto: «Noi americani abbiamo sempre adorato i direttori della fotografia italiani, a partire dal Neorealismo, fino alla cinematografia sontuosa degli anni ’70, ’80 e ’90».

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