Stando al decreto firmato dal Presidente Trump negli scorsi giorni – che vieta l’ingresso negli USA per i prossimi mesi a qualsiasi cittadino libico, iracheno, somalo, sudanese, yemenita e iraniano – il regista Asghar Farhadi, candidato all’Oscar come Miglior film straniero con il suo Il cliente (già vincitore a Cannes dei premi come Miglior sceneggiatura e Miglior Attore) non sarà presente alla cerimonia in programma il 26 febbraio a Los Angeles.
A confermarlo su Twitter il presidente del National Iranian American Council, Trita Parsi.
Già qualche giorno fa Taraneh Alidoosti, protagonista del film, aveva annunciato di voler boicottare la cerimonia a causa della (allora solo possibile) decisione sui visti di Trump. Ora non non potrà proprio parteciparvi.
Ovviamente l’Academy ha diffuso un comunicato stampa dove si oppone alla decisione: «L’Academy celebra i grandi risultati nell’arte cinematografica, che ha come obiettivo il superamento dei confini per parlare al pubblico di tutto il mondo, senza differenza di nazionalità, di etnia o di religione. Come sostenitori dei cineasti – e dei diritti umani di tutte le persone – in tutto il mondo, troviamo estremamete problematico il fatto che Asghar Farhadi, il regista del film iraniano vincitore dell’Oscar “Una Separazione”, assieme al cast e la troupe del film nominato all’Oscar di quest’anno “Il Cliente”, possano subire il divieto di entrare nel paese a causa della loro religione e del paese da cui provengono».
Qui sotto il tweet di Trita Parsi e alcune delle reazioni di Hollywood alla decisione di Trump, ribattezzata #MusilmBan:
Confirmed: Iran’s Asghar Farhadi won’t be let into the US to attend Oscar’s. He’s nominated for best foreign language film…#MuslimBan
— Trita Parsi (@tparsi) 28 gennaio 2017
Amplifying words of one of my favorite filmmakers, Asghar Farhadi, who like too many others will be turned away from the Land of the Free. pic.twitter.com/CcskcFueuo
— Ava DuVernay (@ava) 28 gennaio 2017
To our Muslim neighbors in the world: I & tens of millions of others are so very sorry. The majority of Americans did not vote 4 this man.
— Michael Moore (@MMFlint) 28 gennaio 2017
We’ve lost something very precious.
And traded it for a cowardly, foolish illusion of safety.
I’m ashamed.#MuslimBan
— Adam McKay (@GhostPanther) 28 gennaio 2017
Along with liar,racist,misogynist,fool,infantile,sick,narcissist-with the Muslim ban we can now add heartless & evil to DT’s repertoire.
— Rob Reiner (@robreiner) 28 gennaio 2017
Canada’s Prime Minister @JustinTrudeau greeting Syrian refugee families pic.twitter.com/me4cSr9Q4T
— Mia Farrow (@MiaFarrow) 28 gennaio 2017
We might need to think about returning this beauty to France Now pic.twitter.com/GUw5E4nj4k
— Patricia Arquette (@PattyArquette) 28 gennaio 2017
The day the music died… ⚡️ “Protestors gather at New York’s JFK Airport over refugee detainment”https://t.co/h8eyFmbAOs
— Mark Ruffalo (@MarkRuffalo) 28 gennaio 2017
Americans telling me how ashamed they are: you’ve got a lot of company across the Atlantic today. #Chamberlainhttps://t.co/Z5buaq5CZi
— J.K. Rowling (@jk_rowling) 28 gennaio 2017
LA Protest on #Muslimban TODAY 1-5 at Federal Immigration Office, 300 N. Los Angeles St. https://t.co/y2KOOJmqWx
— Seth Rogen (@Sethrogen) 28 gennaio 2017
Fonte: Variety
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