Il quinto potere arriverà nelle sale il prossimo 24 ottobre (leggi la nostra recensione). Sin dal principio, il film di Bill Condon, che ripercorre la nascita di WikiLeaks e la carriera del suo fondatore Julian Assange, ha suscitato le critiche dello stesso Assange che ha bollato la pellicola come un attacco di propaganda contro Wikileaks e il suo staff. Nelle interviste rilasciate durante la promozione del film al Festival di Toronto, Benedict Cumberbatch (che porta sul grande schermo il leader) aveva informato i giornalisti di aver scritto una lettera ad Assange, alla quale però lui non aveva risposto fino a questo momento, quando ha deciso di spiegare all’attore il perché non ha voluto incontrarlo: «Penso tu sia una brava persona Benedict, ma non credo che Il quinto potere sia un buon film. Non credo che tutto questo possa essere positivo per me e per le persone a cui tengo… Ci sono decine di libri positivi su WikiLeaks, ma la Dreamworks ha deciso di basare la sua sceneggiatura solo su quello più tossico: il film si propone di rappresentare me e il mio lavoro in una luce negativa, credo che distorca gli eventi e sottragga al pubblico la vera comprensione, non cerca di semplificare e chiarire la verità ma cerca piuttosto di seppellirla».
Assange continua attaccando il film e proponendo una via d’uscita all’attore: «Le tue abilità nella recitazione sono nelle mani di persone che sono lì fuori per eliminare me e WikiLeaks dal mondo. Io credo che dovresti riconsiderare il tuo coinvolgimento in questa impresa, considerando le conseguenze della tua collaborazione con un progetto che diffama e marginalizza un rifugiato politico vivente a vantaggio di uno stato trincerato, corrotto e pericoloso».
Potete leggere qui tutta la lettera. Vi ricordiamo che Wikileaks – Il quinto potere arriverà nelle sale italiane il 24 ottobre prossimo. Qui sotto un nuovo video che racchiude tre nuove clip del film:
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