Assegnati al Quirinale i premi De Sica
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Assegnati al Quirinale i premi De Sica

Hanno ricevuto il riconoscimento al cinema italiano, tra gli altri, Ferzan Ozpetek e Luciana Littizzetto, che ha scherzato con Napolitano

Assegnati al Quirinale i premi De Sica

Hanno ricevuto il riconoscimento al cinema italiano, tra gli altri, Ferzan Ozpetek e Luciana Littizzetto, che ha scherzato con Napolitano

A fare gli onori di casa, come di consueto, è stato il Capo dello Stato. Nel Salone dei Corazzieri al Palazzo del Quirinale Giorgio Napolitano ha dato inizio alla cerimonia per la consegna dei premi De Sica per il cinema, il teatro e la cultura, ringraziando per la sua «inesausta passione ed energia» Gian Luigi Rondi presidente dei premi da lui istituiti nel 1975 (un anno dopo la morte del regista) nell’;ambito degli Incontri. Tra complimenti e incoraggiamenti Napolitano ha consegnato i riconoscimenti al cinema italiano al regista Ferzan Ozpetek che sta girando Un giorno perfetto e che ha raccontato, ridendo, che non farà mai più un film a Roma: «Dopo 15 ore su un set sentirmi gridare: “Ma va’ a lavorare!” perché blocco il traffico, è paradossale». Premiati anche lo scenografo Dante Ferretti, gli attori Toni Servillo e Luciana Littizzetto, lo sceneggiatore Piero De Bernardi e i produttori Claudio Bonivento e Gianni Romoli, mentre il premio alla memoria è stato dedicato a Luigi Comencini. Al tedesco Wim Wenders è andato invece il premio per il cinema europeo. Davanti al buffet che ha seguito la cerimonia il discorso è poi caduto su un indimenticato protagonista dei premi De Sica 2005: Roberto Benigni (che si prodigò, allora al cospetto di Ciampi, in una delle sue improvvisazioni). «L’ho sentito leggere la Divina Commedia in tv», ha detto Napolitano, «è bravissimo. Ci sono pochi dubbi sul ruolo che svolge per far apprezzare al pubblico Dante e il suo messaggio». Cogliendo l’occasione per ringraziare pubblicamente il Ministro Rutelli, Napolitano ha commentato positivamente le novità riguardanti il cinema introdotte nella finanziaria. «Il cinema italiano», ha detto il Capo dello Stato, «rappresenta un essenziale e straordinario punto di forza per il nostro Paese che abbiamo tutti insieme la responsabilità di salvaguardare e di rinnovare sempre. Tutelare e promuovere la creatività e le capacità italiane nel cinema è un impegno che si richiede anzitutto ai poteri pubblici, ma allo stesso tempo ai privati, al mondo delle imprese, all’;informazione e ai cittadini».

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