Atlas, il film con Jennifer Lopez, resta saldamente al numero 1 tra le novità in streaming sulla piattaforma Netflix. Ma non sarà forse un caso che questo nuovo sci-fi abbia debuttato praticamente in contemporanea con Furiosa: A Mad Max Saga, attesissimo sequel firmato George Miller con protagonista una inarrestabile Anya Taylor-Joy. Perché, se davvero a Hollywood è in atto una piccola grande rivoluzione per quanto riguarda la rappresentazione delle donne al cinema, questa passa certamente attraverso l’action, la fantascienza e i generi di stampo tradizionalmente maschile. E se la protagonista di Atlas non sarà forse destinata a scrivere una nuova pagina di Storia del Cinema, una vasta schiera di personaggi femminili le hanno certamente spianato la strada.
In principio fu Sigourney Weaver. Il Tenente Ripley della saga Alien è universalmente considerato il personaggio che cambia le regole del gioco. In aperta antitesi con l’idea della donzella da salvare, così come quella dei personaggi femminili sempre in chiave secondaria, passiva e perfino accessoria, nella parte di Ripley Sigourney Weaver rivoluziona l’immagine della donna nel cinema action e sci-fi, incarnando una donna tanto forte quanto sensuale, in aperta rottura con qualunque cliché. E recentemente lo stesso George Lucas, premiato con la Palma d’oro alla carriera al Festival di Cannes 2024, è tornato a replicare aspramente a chiunque criticasse il ruolo delle donne in Star Wars. Per lui la Principessa Leia di Carrie Fisher è il vero eroe della trilogia di Guerre Stellari. Un capo, una guerriera e una rivoluzionaria destinata a ispirare nuove figure come quella di Rey, interpretata da Daisy Ridley.
Per tornare a Furiosa, prima della carismatica Anya Taylor-Joy è stata Charlize Theron a stabilire un nuovo standard nel cinema action e fantascientifico con Mad Max: Fury Road (2015). Ma non possiamo non ricordare altre 2 figure iconiche, che hanno saputo imprimere la propria immagine nella Storia della Fantascienza come un marchio a fuoco, per quanto tecnicamente non si trattasse delle protagoniste assolute della loro saga di riferimento. E parliamo ovviamente di Linda Hamilton nella parte di Sarah Connor nella saga Terminator, e quindi di Carrie-Ann Moss nella parte di Trinity per Matrix. Entrambe le attrici hanno influenzato l’immaginario collettivo, dalla gestualità ai costumi, contribuendo in modo decisivo a un cambiamento nella rappresentazione femminile nel cinema d’azione, dove la donna era tradizionalmente relegata al ruolo di vittima, di essere bisognoso di protezione e cura.
In questa galery di donne forti, preparate, determinate e volitive non può mancare un posto per Dana Scully, alias Gillian Anderson in X-Files. In termini di serialità televisiva il suo personaggio si impose come semplicemente rivoluzionario, e a tutt’oggi l’aumento di studentesse femminili iscritte alle materie scientifiche nelle università americane viene definito in gergo “The Scully Effect”. E per chiudere con due viaggi interstellari, non possiamo che consigliarvi di recuperare Conctact di Robert Zemeckis con Jodie Foster (1997) e Arrival di Denis Villeneuve con Amy Adams (2016), senza considerare il ruolo determinante affidato dallo stesso Villeneuve alle co-protagoniste femminili della saga Dune, ovvero Lady Jessica interpretata da Rebecca Ferguson e la guerriera Chani interpretata da Zendaya.
E voi cosa ne pensate? Avete già visto Atlas su Netflix? Fateci conoscere le vostre opinioni, come sempre, attraverso i commenti.
© RIPRODUZIONE RISERVATA