Non è difficile immaginare che dirigere il sequel di Avengers non è stato affatto facile. Ma Joss Whedon ha detto che il problema principale di Avengers: Age of Ultron (di cui se volete potete sbloccare l’uscita del trailer italiano a questo link e di cui potete vedere qui la sneak peek) non era quello di soddisfare le aspettative dei fan, ma quello di espandere l’ensemble maschile dei supereroi.
«Sparatemi in faccia piuttosto! È un incubo! Vorrei tornare alla tranquillità di film come Serenity!» ha detto al magazine inglese SFX. «È stato il gioco di prestigio più difficile che abbia mai fatto».
Con i ranghi dei Vendicatori che si sono allargati includendo Elizabeth Olsen, alias Scarlet Witch, e Aaron Taylor-Johnson, nei panni del velocissimo Quicksilver, con in aggiunta un ruolo senza voce per l’androide Visione (Paul Bettany), Whedon doveva assicurare che tutti entrassero nello stesso universo senza sembrare fuori posto.
Uno dei personaggi più forti sin dalla prima uscita è stato Hulk, e Whedon ha confermato che ci saranno ancora più momenti che coinvolgeranno la creatura verde nel seguito.
«Ci sarà molto più Hulk in questo film che nel primo. Ma ciò che mi emoziona di più è che lo abbiamo girato in modo molto diverso. Ho usato un sacco di macchine da presa, obiettivi lunghi, cosa che normalmente non faccio», ammettendo anche di aver cercato di lavorare al film con lo stesso approccio che si usa per un documentario.
«Quello che mi è piaciuto di più è stato girare Hulk come un vero personaggio del film e non come un fenomeno da baraccone! Non sono solo piccoli frame, scatti d’ira improvvisi e sganciati tra loro… La sua presenza è fondamentale come quella di qualsiasi altro personaggio del film. E questo è davvero un regalo».
© RIPRODUZIONE RISERVATA