Le critiche piovute scroscianti sul profilo Twitter di Joss Whedon hanno costretto il regista di Avengers: Age of Ultron ad abbandonare il social network. Sottolineiamolo: il film è piaciuto -come d’altro canto dimostrano i dati del box office– ma un nucleo di fan “integralisti” non ha risparmiato commenti negativi al regista, unito a una schiera di agguerrite femministe inviperite per la rappresentazione del personaggio di Scarlett Johannson nella pellicola, una Black Widow troppo femme fatale.
La scelta, inoltre, è contornata da una serie di dichiarazioni che in questi giorni hanno fatto luce sulle avverse contingenze della produzione del cinecomic: lo stesso Whedon si è infatti tolto più di un sassolino nella scarpa rivelando di quale altra portata doveva essere il film, con scene che sono state tagliate a forza (vedi Loki), altre ridotte all’osso per doveri negoziali (quella della caverna di Thor) e altre ancora barattate pena l’eliminazione (quella della fattoria). Per non parlare della volontà di inserire Spider-Man già in questo lavoro, desiderio rimasto solo tale, visti i risultati.
Insomma, non spetta a noi decidere se la scelta di Whedon sia giusta o sbagliata: la rispettiamo, come tra l’altro ha fatto anche James Gunn. L’amatissimo regista si è infatti schierato dalla parte del collega difendendolo a spada tratta contro i quella piccola percentuale di fan che non hanno accettato il lavoro svolto e lo hanno criticato con eccessiva durezza.
Fonte: CBM
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