Quando gli hanno domandato della sua esperienza sul set di Avengers: Age of Ultron, tra le altre cose Joss Whedon ha risposto: «girarlo è stato un incubo!»
Come mai? Ovviamente, stare dietro ad un universo così vasto come quello della Marvel è un’impresa quasi impossibile, e che costa a tutti parecchia fatica: non solo bisogna rispettare (per quanto possibile) i fumetti, ma di questi tempi anche le serie televisive dedicate hanno la loro importanza in termini di narrazione. I personaggi devono essere al proprio posto, i film girare senza intoppi ed errori temporali, il tutto sotto il costante occhio vigile di fan preparatissimi a riguardo. E, a sobbarcarsi questo peso per ben due volte, è stato il “povero” Joss Whedon. Da grandi film derivano grandi responsabilità?
Il regista comunque, in tutta risposta, ha già fatto sapere che non tornerà presto nel mondo dei cinecomic. Ma non è ancora tempo di staccarsi dai supereroi, perché il sequel degli Avengers è ora in fase di post-produzione.
A tal proposito, Whedon è stato recentemente intervistato per parlare ai fan di come sono messi i lavori. Gli manca stare a stretto contatto con il cast? «Sì ovviamente, ma non quanto io manchi a loro, che ora ovviamente staranno piangendo a pensarmi. Insomma, a parte gli scherzi, io me li vedo tutti i giorni sullo schermo della sala di montaggio. Ci sono tutti, e sono fantastici, devo solo capire come passare da loro che saltano ovunque a farne una cosa con del senso. Questo è il corso del montaggio. I vantaggi di questo lavoro è che c’è sempre un sacco di materiale su cui lavorare, non ci troviamo mai con una pagina vuota. Ma ci sono anche un sacco di fattori con cui fare i conti. Ad esempio, se decidiamo che nel prossimo film vanno mostrate certe cose, già dobbiamo parlarne in questo. A volte aiuta, ma è altrettanto vero che pone dei limiti.»
Ecco l’intervista a Joss Whedon. Non dimenticatevi di riguardare, per l’ennesima volta, il nuovo trailer del film!
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