Il finale di Avengers: Endgame aveva lasciato i fan dell’UCM in balìa di numerosi interrogativi. Non solo riguardo il destino di diversi personaggi, ma anche sulle dinamiche di alcuni concetti introdotti negli ultimi due film dei Russo, come ad esempio i viaggi nel tempo, le dimensioni alternative o il livello di controllo esercitato sullo schiocco dalla persona che utilizza il Guanto dell’Infinito.
Una delle domande più spinose riguardava infatti le sorti di coloro che sono stati riportati indietro da Hulk, o meglio, di quelle persone che al momento dello snap di Thanos si trovavano ad esempio in volo su un aereo, oppure in auto. Sono ricomparse nello stesso punto in cui erano scomparse, finendo con lo schiantarsi poco dopo? O Banner è stato in grado di farli ricomparire in un luogo più sicuro?
La risposta, lo scorso maggio, arrivò direttamente da Kevin Feige, il Presidente dei Marvel Studios, che aveva assicurato:
«Noi ci riferiamo alla versione intelligente di Hulk, non alla precedente, quindi sì, è stato sia in grado di riportare tutti indietro, che di spostarli in luoghi più sicuri rispetto a quelli dove li avevamo lasciati.»
Nulla di cui preoccuparsi quindi: lo schiocco di Hulk è stato sicuro al 100%. Oppure no?
Qualche giorno fa Sony Pictures ha lanciato sul web il sito ufficiale del Daily Bugle, il celebre giornale di cui J. Jonah Jameson è direttore. Tra le varie news fittizie – oltre a trovare naturalmente il filmato in cui il personaggio di J. K. Simmons accusa Spider-Man di aver provocato il caos imputabile a Mysterio – compare l’intervista ad un certo stuntman chiamato Jack Triconi. L’uomo afferma che lo schiocco di Hulk lo avrebbe riportato esattamente nello stesso punto in cui lo fece scomparire quello di Thanos, ovvero nel bel mezzo di un pericoloso stunt che stava realizzando per un film, che gli è costato ovviamente un infortunio. Insomma, l’esatto contrario di quello che affermava Feige!
Tuttavia, dopo che l’incongruenza tra le dichiarazioni del Presidente dei Marvel Studios e la news del Daily Bugle sono state evidenziate sul web, alla notizia è stato aggiunto un piccolo update, nel quale leggiamo che in verità Triconi era solo un truffatore che stava fingendo per intascare i soldi dell’assicurazione. Qual è la verità? A chi dobbiamo credere? Certo, non che la rivista di J. Jonah Jameson si sia rivelata poi così affidabile in Spider-Man: Far From Home…
Fonte: CB
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