Baby Reindeer, diffuso il provino di Jessica Gunning per la parte di Martha. Ed è pazzesco
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Baby Reindeer, diffuso il provino di Jessica Gunning per la parte di Martha. Ed è pazzesco

Solo una trovata pubblicitaria o una risposta alla recente denuncia per diffamazione della "vera Martha"?

Baby Reindeer, diffuso il provino di Jessica Gunning per la parte di Martha. Ed è pazzesco

Solo una trovata pubblicitaria o una risposta alla recente denuncia per diffamazione della "vera Martha"?

Baby Reindeer

Le accuse della “vera Martha” non hanno sfiorato Netflix. Anzi, lo streamer ha deciso di rispondere valorizzando ancora di più i talenti della serie rivelazione dell’anno: Baby Reindeer.

In vista delle votazioni per gli Emmy Awards, i premi televisivi, la piattaforma ha diffuso sui propri canali social il video del provino di Jessica Gunning per la parte di Martha Scott, la stalker rappresentata nella serie ispirata alla “storia vera” di Richard Gadd. Nel video di 80 secondi, l’attrice sfodera tutte le straordinarie doti che hanno colpito gli spettatori, recitando una scena dal primo episodio di Baby Reindeer, in cui Donny (interpretato da Gadd stesso) e Martha prendono un caffè insieme e la donna inizia a manifestare i suoi tratti pericolosi.

POTETE VEDERE IL VIDEO QUI

Il video fa ovviamente parte della promozione per la stagione dei premi, dove Baby Reindeer si imporrà tra i titoli principali visto il suo travolgente successo (60 milioni di visualizzazioni in un mese). Ma è chiaro anche che questa piccola mossa sia una prima risposta di Netflix alla recente denuncia di Fiona Harvey, la “vera Martha”, che ha da poco citato l’azienda per diffamazione, danni emotivi intenzionali, negligenza e violazione del suo diritto alla pubblicità.

La donna, che sostiene di essere stata la fonte d’ispirazione di Gadd per il personaggio di Martha in Baby Reindeer, avrebbe subito una vera e propria “caccia all’uomo” da parte degli spettatori, che l’avrebbero individuata in fretta. È stata poi lei stessa a uscire allo scoperto, con un’intervista a Piers Morgan in cui ha raccontato la sua versione dei fatti. Nella denuncia a Netflix, ha chiesto ben 170 milioni di dollari di danni

La risposta di Netflix è stata: «Intendiamo affrontare questa questione difendendoci vigorosamente e sostenendo il diritto di Richard Gadd di raccontare la sua storia».

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