Avete presente quegli affascinanti plastici dei trenini giocattolo? Curati nel minimo dettaglio e arricchiti con dovizia di particolari ai limiti del maniacale tra manti erbosi, gallerie, paesini di montagna e stazioni? Ecco, potrebbero essere un esempio perfetto per rendere l’impegno che Dice – storico sviluppatore di uno dei franchise sparatutto più venduti al mondo – ha impiegato per realizzare Battlefield V.
Vi ritroverete catapultati in ambienti di gioco maestosi, ai limiti del fotorealismo: talmente curati che ad esempio, osservando attentamente delle frasche muoversi in lontananza, è possibile accorgersi della presenza di un cecchino pronto a premere il grilletto. Ma andiamo con ordine. Con Battlefield V la saga abbandona la Prima guerra mondiale per spostarsi nel 1940 e raccontare alcune delle battaglie più epiche e significative del conflitto combattuto tra la Germania nazista e gli Alleati. Nella campagna per singolo giocatore infatti, proprio seguendo lo schema del capitolo precedente, ogni missione è ambientata in un Paese differente ed è studiata per con- sentirvi di familiarizzare con le varie classi di soldato e con i vari mezzi (dai carri armati ai bombardieri) presenti nel gioco prima di scendere nella mischia online. Ed è proprio in questa prima fase che avrete un assaggio di quanto l’ambiente possa influire e stravolgere il corso delle vostre missioni.
Dice infatti è tornata in questo senso alle origini della serie, proponendo livelli e mappe in cui tutto può essere distrutto completamente e quindi continuamente soggetti a cambiamenti repentini. Vi siete appostati sul campanile di una chiesa per cecchinare i nemici? L’attacco di un carro potrebbe radere al suolo l’intero edificio in pochi secondi costringendovi alla fuga e questo vale per ogni copertura che proverete a sfruttare durante la battaglia, costringendovi ad un approccio più tatti- co e ragionato all’azione. L’altro elemento principe del nuovo capitolo è la possibilità di personalizzare completamente il vostro alter ego online.
Una volta scelta la classe del vostro soldato customizzandone il volto, la divisa ed altri orpelli estetici, potrete iniziare a giocare in Rete. Iniziata la vostra carriera al fronte, la personalizzazione non sarà più solo “estetica”: un sistema di progressione, raggiungendo i vari obiettivi, vi consentirà di migliorare sia le capacità del vostro soldato, sia di sblocca- re nuovi accessori e nuove armi con cui equipaggiarlo (a questo punto possiamo tranquillizzarvi anticipando che non ci sa- ranno DLC a pagamento o Premium Pass: tutto andrà conquistato spendendo ore di gioco). Riguardo al gameplay online, che al netto di uno story mode coinvolgente e appagante rimane il vero cuore del gioco, Battlefield V strizza in effetti l’occhio agli utenti più appassionati del genere, proprio perché, anche in questo caso, necessita di un approccio alla partita ragionato e soprattutto basato sul coordinamento dei propri compagni di squadra.
L’ultima fatica di Dice non è una scampagnata per casual gamer o lupi solitari: entrare nella mappa e gettarsi allo sbaraglio alla ricerca dei nemici potrebbe infatti rivelarsi una condotta piuttosto frustrante, con il rischio di morire a ripetizione, oppure di rimanere a corto di risorse e munizioni in tempi molto brevi. Bisognerà insomma puntare sul proprio team, avanzando gomito a gomito con i propri compagni d’armi e in questo senso la possibilità di costruire fortificazioni e per no postazioni di difesa armate costituisce una variante tattica non da poco. Tra le modalità online una menzione speciale va data alle Operazioni su larga scala. In pratica si tratta di battaglie che si articolano attraverso mappe diverse nell’arco di 4 giornate e in cui l’esito di ogni combattimento influenza quello che ci attende il giorno seguente: una vittoria netta, ad esempio, si tradurrà in un abbondanza di truppe e risorse. E se alla ne dei tre giorni la situazione stalla in pareggio, in un quarto tempo prenderà vita una schermaglia all’ultimo uomo con munizioni limitate e l’impossibilità di chiamare in causa rinforzi.
Articolo pubblicato su Best Movie di novembre.