Nei giorni scorsi la supermodella e attrice Emily Ratajkowski ha duramente criticato il film Blonde di Andrew Dominik, con protagonista Ana de Armas, titolo che racconta in maniera molto libera la vita della celebre attrice Marilyn Monroe, ispirandosi all’omonimo romanzo di Joyce Carol Oates, e che ha molto diviso in termini di reazioni e accoglienza. 

Su TikTok, pur ammettendo di non avere ancora visto il film, Ratajkowski ha detto di non essere «sorpresa che sia stato realizzato un altro film con una rappresentazione fetish del dolore femminile, anche nella morte». 

Ratajkowski ha accostato Blonde alle morti di personaggi come Amy Winehouse e la Principessa Diana, al clamore mediatico intorno a figure come Britney Spears o gli assassini, asserendo che secondo lei «amiamo dare una rappresentazione fetish della sofferenza femminile. Siamo ossessionati dalla morte delle ragazze e dai serial killer».

«Penso che in quanto donne, e parlo per me stessa ovviamente, ho imparato come feticizzare il mio stesso dolore e le mie stesse ferite nella vita, in modo da renderli qualcosa di sexy. Lo facciamo in molti, molti modi diversi, voglio però che questo cambi, penso che tutte dovremmo essere più inca**ate. Sapete cosa è difficile feticizzare? La rabbia», ha aggiunto.

Foto: George Pimentel/Getty Images; MovieStillsDB

Fonte: TikTok

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