Al suo debutto sul piccolo schermo avvenuto nel 2008, Batman: The Brave and the Bold ha apportato al mondo del Crociato di Gotham un tono più allegro e scanzonato che andava a stravolgere i toni cupi e maturi precedentemente proposti nella tanto acclamata quanto iconica serie animata Batman: The Animated Series e dal suo sequel Batman – Cavaliere della notte.

Basata sull’omonima run a fumetti, The Brave and the Bold aveva come target un pubblico più giovane proponendo ad ogni episodio una storia stand-alone che vedeva Batman coinvolto in un’avventura con un sidekick sempre diverso. La serie è proseguita per tre stagioni concludendosi nel 2011, tuttavia nonostante la ua chiara natura di prodotto destinato ad un pubblico preadolescenziale, è riuscita ad attirarsi più di un’attenzione da parte della censura.

Non si tratta certo di una novità assoluta dal momento che anche Batman: The Animated Series è finita spesso e volentieri sotto la lente d’ingrandimento, ma in questa occasione The Brave and the Bold è riuscita a spingersi in territori decisamente “insidiosi”.

L’episodio 43 della serie, intitolato “Il mantello delle nove vite” facente parte della seconda stagione, vede Batman subire un colpo alla testa che lo porta a credere di essere in realtà un criminale – tale Matches Malone – per poi unire le forze con Black Orchid per combattere la seducente, ma pericolosa, Poison Ivy. Nel secondo atto dell’episodio vediamo le Birds of Prey, composte da Catwoman, Cacciatrice e Black Canary, irrompere nel covo di “Matches Malone” all’Iceberg Lounge. Tuttavia, ritrovatesi nella necessità di distrarre i presenti, queste improvvisano un numero musicale dai riferimenti decisamente espliciti.

La canzone proposta, intitolata “Birds of Prey“, inizia preso a lanciare qualche insinuazione sulle “carenze sessuali” di alcuni dei maggiori eroi dell’universo DC. Andando in ordine, Flash viene accusato di essere “troppo veloce“, mentre a Green Arrow viene rinfacciata una scarsa “mira“. La battuta che ha attirato le attenzioni della censura è tuttavia quella che vede Cacciatrice riferirsi alle presunte “scarse dimensioni” di Aquaman, indicandolo come “pesciolino“.

Secondo alcuni rapporti l’episodio intero avrebbe fatto in tempo ad essere trasmesso negli USA, mentre in seguito sarebbe stato rimontato eliminando il riferimento ad Aquaman. La versione non modificata dell’episodio è attualmente disponibile in streaming su MAX, e può essere facilmente recuperato su YouTube.

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Foto: MovieStillsDB

Fonte: SlashFilm