Batman: Caped Crusader, la nuova serie animata dedicata al Crociato Incappucciato ora disponibile su Prime Video, ha raccolto fin da subito grandissimi consensi, tanto dai fan quanto da parte della critica.
Il nuovo show si pone come una suggestiva rivisitazione retro-noir che riporta la figura di Batman alle sue prime apparizioni sulle pagine dei fumetti, immergendo l’azione nel bel mezzo di una Gotham City degli anni ’40, intrisa di atmosfere pulp e hard-boiled. Con queste suggestive premesse, la serie si prestava fin da subito per diventare terreno fertile per alcuni esperimenti narrativi e creativi verso alcuni dei personaggi più noti ed analizzati dell’universo di Batman.
La scelta creativa che ha fatto più scalpore è stata senza dubbio quella relativa al gender-swap del Pinguino, ora diventato Oswalda Cobblepot e presentata come una spietata trafficante che, dietro le apparenze dell’imprenditrice e della donna di spettacolo, nasconde l’ambizione di allargare la sua influenza su tutta la malavita e le istituzioni di Gotham.
Nonostante questa nuova versione del Pinguino possa dirsi senza dubbio un’operazione riuscita, la rivisitazione del personaggio ha fatto storcere il naso ai puristi del canone di Batman al punto da spingere il creatore della serie Bruce Timm a dare una spiegazione per questo inaspettato cambiamento nel personaggio. Timm ha infatti colto l’occasione nel corso di un’intervista rilasciata per Emmys.com in compagnia del co-produttore esecutivo della serie James Tucker, e quanto pare, la scelta sembrerebbe dettata dalla penuria di buoni villain femminili nell’universo di Batman:
«James ed io stavamo parlando della panoramica dello show, e abbiamo detto, “Uno dei problemi di Batman è la mancanza di buoni villain femminili. Ok ci sono Catwoman, Poison Ivy e Harley Quinn. Ma sarebbe davvero bello averne di più”. Allora mi sono detto “Non abbiamo mai esattamente capito cosa fare con il Pinguino, quale potrebbe essere la trovata per il Pinguino. Che cosa succederebbe se cambiassimo il sesso?”»
James Tucker ha poi aggiunto:
«Quando ha detto “Forse possiamo cambiare il sesso del Pinguino” ho avuto una marea di idee. Stavo pensando a Marlene Dietrich nel suo smoking ed alla forma musicale e artistica del cabaret, e ho subito iniziato a disegnare. Ho avuto subito un’inondazione di idee. Inoltre, ho pensato anche a Harvey Fierstein, Hairspray e Divine. Era come se sapessi immediatamente cosa poteva essere.»
Il Pinguino visto in Batman: Caped Crusader può dirsi senza dubbio una incarnazione suggestiva e affascinante, nonché una gradita aggiunta al roster dei personaggi che gravitano in questa nuova Gotham particolarmente legata agli albori dei fumetti del Cavaliere Oscuro.
Le parole di Bruce Timm, già autore della leggendaria serie Batman: The Animated Series, tuttavia, non sembrano rendere giustizia alle villain femminili di Gotham City. A ben vedere, Batman può infatti contare sulla più nutrita e variegata serie di avversari del mondo dei fumetti, e parlare di penuria di buoni villain femminili può sembrare addirittura un’esagerazione.
Oltre alle sopracitate Catwoman, Poison Ivy e Harley Quinn, le quali rimangono senza dubbio le avversarie più iconiche e celebri di Batman, a quest’ultimo rimangono legate anche molte altre avversarie affascinanti e letali come Talia Al Ghul, Lady Shiva, Copperhead, Lynx, Sofia Falcone, che meriterebbero l’occasione di apparire su schermo molto più di quanto non sia stato loro concesso fino ad ora.
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Foto: DC Comics
Fonte: ComicBookClub
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