Da oltre ottant’anni, Batman è una delle icone più riconoscibili nel mondo dei fumetti, la cui storia si è ulteriormente ampliata con serie tv e film di grande successo. In ciascuno di questi media, al centro delle sue avventure c’è un parterre di villain diversificati, che spaziano dal grottesco al terrificante. Tuttavia, i migliori di questi condividono un tratto distintivo: riflettono caratteristiche dello stesso Cavaliere Oscuro.
Si può infatti affermare che antagonisti memorabili come Joker, Pinguino, Ra’s al Ghul e Bane, fungono da specchi oscuri di Batman, mettendolo spesso di fronte ai suoi dilemmi morali e costringendolo a confrontarsi con la propria natura. Sebbene queste connessioni non siano sempre immediate, ogni nemesi del Crociato Incappucciato ne riprende in qualche modo un aspetto, sfidandone non solo le abilità fisiche ma anche la filosofia di giustizia.
Ra’s al Ghul e Bane, i due avversari che aprono e chiudono la trilogia di Christopher Nolan, rappresentano una minaccia simile per Gotham. Convinti che la città sia irrimediabilmente corrotta, mirano a distruggerla in nome di un presunto bene superiore, disposti a sacrificare milioni di vite per i loro ideali. Batman li sconfigge, ma non senza interrogarsi sul senso della propria missione e sui limiti che si è imposto.
Per quanto non voglia ammetterlo, il Cavaliere Oscuro ha molto in comune con loro. Tutti e tre sono vigilanti che operano al di fuori della legge, mossi dalla convinzione che il sistema sia incapace di fermare il crimine. La differenza è che, mentre Batman segue un codice morale e prova compassione per chi protegge, i membri della Lega degli assassini abbracciano una visione nichilista, in cui qualsiasi azione è giustificata dalla lotta contro il male.
Batman sfiora più volte il rischio di diventare come loro: in Batman Begins, il giovane Bruce Wayne è tentato di uccidere l’assassino dei suoi genitori e si unisce brevemente alla Lega degli assassini. Solo imponendosi delle regole riesce a non trasformarsi in un giustiziere spietato. Tuttavia, Ra’s al Ghul e Bane lo costringono a interrogarsi sulla validità dei suoi metodi: Gotham merita davvero di essere salvata? E lui sta davvero facendo abbastanza?
D’altra parte, Harvey Dent, alias Due Facce, incarna il conflitto tra ordine e caos. Un tempo procuratore distrettuale di Gotham, credeva nella giustizia e nella legalità ma, dopo essere rimasto sfigurato e aver perso la donna che amava, sprofonda in un abisso di disperazione. La sua ossessione per il caso e il destino lo porta a diventare un criminale, incapace di scindere tra il bene e il male.
Anche Batman vive una doppia identità, muovendosi tra il rispetto della legge e la necessità di agire al di fuori di essa: collabora con il commissario Gordon e lascia i criminali alla giustizia, ma allo stesso tempo opera senza vincoli o controlli. Il suo equilibrio, però, è fragile: Due Facce rappresenta esattamente cosa accadrebbe se il Cavaliere Oscuro perdesse questa battaglia interiore e si lasciasse travolgere dalla rabbia e dal desiderio di vendetta.
In Il Cavaliere Oscuro, Batman riconosce in Harvey Dent un alleato e un simbolo di speranza, motivo per cui alla fine si assume la colpa dei suoi crimini. Preferisce essere visto come un fuorilegge pur di preservare l’immagine dell’uomo che Dent era stato, proteggendo ciò che avrebbe potuto rappresentare per Gotham.
Se c’è un elemento costante nella storia di Batman, questo è il trauma derivante dalla perdita dei genitori, evento che lo spinge a diventare un simbolo di giustizia. Il Joker, invece, incarna la risposta opposta: anche lui potrebbe essere stato segnato da un evento tragico ma, invece di combattere per un mondo migliore, abbraccia il caos e la follia.
Nel fumetto The Killing Joke e in Il Cavaliere Oscuro, il Joker vuole dimostrare che chiunque, sottoposto a sufficiente sofferenza, può spezzarsi e diventare come lui. Batman, d’altro canto, rappresenta la volontà di resistere e di dare un senso al dolore. Questo rende il Joker la sua nemesi perfetta: entrambi sono definiti dal loro passato, ma scelgono strade opposte.
Dai vigilanti estremisti ai criminali psicopatici, i migliori nemici di Batman lo costringono a riflettere su se stesso, mettendo alla prova i suoi principi e il suo ruolo a Gotham. È per questo che le loro storie continuano a essere così potenti, alimentando le trame dei migliori film del Cavaliere Oscuro e rendendo Batman un’icona senza tempo.
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Fonte: CBR
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