Belen: "sono un’azienda più che un personaggio"
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Belen: “sono un’azienda più che un personaggio”

L’attrice insieme a Emilio Solfrizzi racconta Se sei così ti dico si, il suo film da protagonista

Belen: “sono un’azienda più che un personaggio”

L’attrice insieme a Emilio Solfrizzi racconta Se sei così ti dico si, il suo film da protagonista

Successo e insuccesso. Le due chiavi di lettura di Se sei così ti dico si, il film di Eugenio Cappuccio (Uno su due, Volevo solo dormirle addosso) che ha per protagonisti Belen Rodriguez (nella foto) e Emilio Solfrizzi. Oggi il regista insieme ai due attori principali ha incontrato la stampa sul set romano del film. «Al centro del film c’è la realtà di oggi.», spiega il regista, «Solfrizzi è Piero Cicala, un cantante che nel 1981 ha venduto un milione di copie per la canzone Io, te e il mare. Da quel momento sono passati trent’anni e Piero è solo un cameriere di un paesino in provincia di Brindisi. Torna a Roma e lì incontrerà una donna che gli cambierà la vita, la diva Talita Cortes (Belen Rodriguez)». La realtà sarà piena di sorprese per Piero «perché», aggiunge Belen, «incontrerà il mio personaggio che lo scambia per il cantante italiano più famoso. Le verrà in mente di fare una sorpresa ad un’amica. Così Talita porterà Piero in una delle ville più prestigiose del Texas». Mancano due settimane di riprese e Belen ha già all’attivo nel 2010 due film: «Non sono un’attrice professionista. Anche se ho accettato questo film perché il personaggio di Talita mi assomiglia. Non guardo Internet e non compro i giornali da quando sono sul set per ricordarmi solo di essere Talita. Sto facendo fatica sul set, dove mi sono trasformata anche fisicamente, per controllare i miei istinti, le mie risate. Però non voglio fare solo cinema. Mi piace cambiare, girare spot pubblicitari, fare televisione. Insomma sono un’azienda più che un personaggio. Adoro cantare, mio padre è un musicista che sa suonare tutti gli strumenti e io ho imparato a suonare la chitarra. Purtroppo oggi ai media interessa più il lato b che Belen che suona la chitarra». Nel film il protagonista maschile, interpretato da Solfrizzi, ballerà e canterà dal vivo: «Piero è un personaggio respingente perché», spiega Solfrizzi, «quasi calvo, ingrassato, dimesso nell’abbigliamento. E’ un cantante, travolto da un successo del passato, che  tira fuori all’improvviso tutti i suoi stati emotivi, la rabbia per quello che ha perso, la gioia, il terrore e la paura. La vita è ancora più sorprendente di quello che si immagina». Aggiunge Belen: «Il succo del film è che ognuno di noi è incompleto. Simo sempre alla ricerca di qualcosa che ci sorprenda. Nonostante il successo che sto vivendo negli ultimi due anni ci sono nella mia vita giorni tristi. Ma non dipende dalla satira come quella vignetta che ha riprodotto me e Elisabetta Canalis (che affiancheranno il conduttore Gianni Morandi nella prossima edizione del Festival di Sanremo 2011) senza testa: non mi sembra di aver dimostrato di essere stupida. Ho sempre 25 anni. Il giorno che diventerò stupida allora mi vergognerò. Il successo non si costruisce in 5 minuti. Avere un successo che dura poco è molto facile. Siamo in un mondo che inganna: quello che guardiamo sui telegiornali sono cose effimere. I veri problemi sono altri».

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