Bellocchio: "nessuno vuol produrre Italia mia"
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Bellocchio: “nessuno vuol produrre Italia mia”

Forti le dichiarazioni del regista, riportate oggi da tutti i quotidiani, che si lascia andare anche a un commento circa i rapporti di forza all'interno della commissione che sceglie i film da candidare agli Oscar

Bellocchio: “nessuno vuol produrre Italia mia”

Forti le dichiarazioni del regista, riportate oggi da tutti i quotidiani, che si lascia andare anche a un commento circa i rapporti di forza all'interno della commissione che sceglie i film da candidare agli Oscar

«Credo di aver sentito tutti i produttori e distributori. Ma nessuno, proprio nessuno, vuole produrre il mio nuovo film». Così il regista Marco Bellocchio dichiara oggi su diversi quotidiani in merito al suo nuovo progetto Italia mia. «Il mio nuovo progetto – riporta il Corriere della Sera – ha collezionato il più alto numero di risposte negative. Mai successo in tutta la mia carriera. Certo non pensavo di girare una commedia. Volevo parlare dell’Italia di oggi, e quindi c’è poco da ridere. Un film sul potere, con riferimenti non casuali, ma senza intenzioni di inseguire l’attualità né di fare pamphlet polemici. Non sarebbe stato a basso costo, 6-7 milioni di euro. Per l’Italia un budget piuttosto elevato. E’ una delle ragioni dei vari no». Bellocchio in questi giorni sta riscuotendo più di un consenso in USA per il suo Vincere. Addirittura i critici del New York Times stanno facendo una campagna per lanciarne la candidatura all’Oscar e Giovanna Mezzogiorno è stata premiata come miglior attrice dalla National Society of Film Critics per la sua interpretazione di Ida Dalser. Ma cosa pensa Bellocchio delle polemiche che in questi giorni hanno visto Luca Guadagnino polemizzare con la commissione che non ha candidato agli Academy Awards per l’Italia il suo Io sono l’amore a favore de La prima cosa bella di Paolo Virzì? «C’è una giuria –  specifica il regista al Giornale – nella quale contano i rapporti di forza. Questa giuria dovrebbe intuire quale opera italiana abbia maggiori chance per puntare all’Oscar. Spesso però prevalgono i gusti dei giurati e la legge del più forte. L’anno scorso, tra Baaria e Vincere fu scelto il primo, prodotto da Medusa. Con questo non ho nulla da dire sul film di Virzì, al quale auguro di ottenere il massimo. Tuttavia, la mia esperienza dell’anno scorso è stata questa». (Foto Kikapress)

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