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L’angolo olandese

L’angolo olandese

Accendete la fotocamera del vostro smartphone. Mettetelo orizzontale. Fatto? Adesso, decisamente, inclinatelo rispetto all’orizzonte. Fatto? Scattate. Fatto? Bravi. Guardate la foto. Sembra che la situazione abbia virato verso una svolta drammatica, giusto? Un altro punto di vista della stessa cosa che state guardando adesso, coi vostri occhi. Si chiama angolo olandese. Vi aiuta a vedere le cose da un altro punto di vista. Se lo sono inventati gli espressionisti tedeschi e poi, gli americani, facendo fatica a distinguere olandesi e tedeschi e usando praticamente lo stesso termine per definirli, hanno fatto confusione e vabbè, adesso è olandese.

Il direttore di Best Movie mi aveva chiesto di fare una lista, e avevo pensato di fare una lista dei film belli visti in questo 2020. Ma in cima ci sarebbe stato Quarto potere, che è un esordio, sì, ma è del ’41 e che un angolo olandese ha reso imperituro. E dopo quell’inquadratura celebre di Kane in campagna elettorale, che fece il giro del mondo, i tedeschi si fecero influenzare da quel modo di fare cinema, ritenendolo rivoluzionario. Mi spiego: i tedeschi si inventarono una cosa, gli americani la copiarono, e i tedeschi ne fecero pietra miliare, perché tanto ormai era “olandese”.

Volevo fare una lista dei film belli che ho visto, poi ho capito che era meglio fare una lista delle cose belle in Citizen Kane (titolo originale), perché erano di più. Poi ho realizzato che magari non tutti hanno visto il film e mi sono molto dispiaciuto, perché questo è uno dei motivi per cui il mondo non è migliore di com’è. Pensando a questi tristi esseri umani poveri di bellezza, avrei potuto raccontarvi il film facendo una lista delle cose di cui parla, di come le dice, dei temi che tratta, ma io per primo non saprei ricomporlo, quel puzzle. E allora ho capito che se strappi il ragazzo da casa sua, da ciò che ama, dal suo slittino, diventerà possessivo e finirà solo. Solo, incazzato e convinto di avere ragione. Sempre. E che fa? Allo slittino torna. E poi ho guardato il documentario su Trump e ho scoperto che questo è il suo film preferito, o almeno è quello che gli hanno detto di dire. E allora dovrei fare una lista delle trivialità a cui mi ha portato questa rivelazione. Come può piacere un lm che distrugge esattamente uno come Trump a Trump? E, soprattutto, come possiamo avere tutti e due lo stesso film preferito? Che non ci abbia capito io ancora niente e l’abbia capito lui? Ho pensato che rivolevo il mio slittino – che si chiamava Terminator, ma a ognuno il suo. E allora l’ho preso e ho guardato fuori dalla finestra per vedere se c’era la neve, per buttarmi a fionda da una discesa. E no, c’era solo un sacco di gente, anche se mi raccontavano che non ci doveva essere.

Ho capito che volevo farvi una lista di tutto ciò che è aperto e riaperto e che si è fortemente voluto aprire, col mio slittino sottobraccio, che per fortuna avevano pensato a lui e alle piste di neve, prima di arrivare ai cinema e ai teatri, che quelli no, non li vuole riaprire nessuno. Allora ho deciso di inclinare decisamente il mio punto di vista, per vedere l’orizzonte obliquo e capire se potevo raccontarvi una storia diversa, ma l’unico angolo olandese che ho visto è il vaso di tulipani accanto alla finestra, ma li ho visti storti. E allora ho rimesso in Tv Quarto potere. E non sapevo a chi dare la colpa. Poi ho guardato di nuovo fuori. E ho capito che, in giro, c’è abbastanza colpa per tutti.

 

© RKO Radio Pictures, Mercury Productions

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