Steven Moffat è creatore, sceneggiatore e showrunner che possiamo tranquillamente affiancare a George RR Martin, Joss Whedon e (new entry, viste le recenti dipartite di Grey’s Anatomy) Shonda Rhimes per il sadismo esercitato nei confronti degli spettatori costretti a lutti finzionali spietati. Noi lo chiamiamo “Voldemoff” (o meglio, lo chiamano così i fan sfegatati come noi del Bardo scozzese, riconosciuto per la perfidia comune al villain di Harry Potter Voldemort), infatti, ma ammiriamo la sua scaltrezza e il suo genio anche nel tenere su di giri stampa e fan con dichiarazioni quasi quotidiane. Di recente lo showrunner dei cult di BBC Sherlock e Doctor Who ha accennato alle difficoltà di mantenere Benedict Cumberbatch e Martin Freeman nella serie incentrata su un detective Holmes dei giorni nostri.
“Benedict e Martin non hanno più bisogno di Sherlock”, perché le rispettive carriere cinematografiche sono ormai avviate – il primo è nel franchise di Star Trek e della Marvel, il secondo in quello di Tolkien – ha spiegato Moffat. “Dobbiamo persuaderli perché per loro è difficile trovare il tempo per girare, con un’agenda così densa di impegni altrove”, ha continuato, ammettendo di essere stupito che i due rinnovassero il contratto per la quarta stagione: “Sono molti seri a riguardo, amano molto Sherlock, ma io non credevo avremmo tirato loro fuori un sì”.
Lo showrunner ha aggiunto di dover imputare tale disponibilità anche alla brevità e discontinuità delle riprese, che permette ai protagonisti di trovare il momento giusto per dedicarvisi: “Non è come per Doctor Who, talmente impegnativa che è come essere sposati alla serie.” ha continuato Moffat, “Sherlock può andare avanti per anni proprio perché, a differenza di Who, è più un impegno occasionale. E ogni volta è come una rimpatriata”. Ci auguriamo ce ne siano molte altre.
Fonte: BBC
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