Ieri Roberto Benigni è stato l’ospite d’onore della terza serata del Festival di Sanremo 2011, dedicata ai 150 anni dell’Unità d’Italia. L’artista è entrato al teatro Ariston (che ospita la gara canora) in sella a un cavallo bianco (un omaggio a La vita è bella), sventolando il tricolore, al grido «Viva l’Italia».
«Sono venuto per l’inno di Mameli», ha esordito Benigni cercando di tranquillizzare la platea istituzionale (tra gli altri in sala c’erano il Ministro della Difesa La Russa e il Ministro della Gioventù, Giorgia Meloni). Ed effettivamente la sua attenta analisi di Fratelli d’Italia ha commosso il pubblico in sala (in rigoroso silenzio fino al grande applauso finale) e a casa. D’altra parte, non è mancata qualche stoccata satirica legata all’attualità, come riporta anche il quotidiano Repubblica: «Mameli quando scrisse l’inno aveva vent’anni, la maggiore età si raggiungeva a 21, era minorenne… Lo sapete, no? Alla fine la storia è nata a Sanremo: la Cinquetti cantava “Non ho l’età”. Che si era spacciata per la nipote di Claudio Villa? Questa ragazza Ruby Rubacuori… Perché le procure hanno perso tempo? Bastava andare all’anagrafe in Egitto e vedere se Mubarak di cognome fa Rubacuori…». (Foto Getty Images)
L’ingresso di Roberto Benigni all’Ariston (Sanremo 2011) – Foto Getty Images
Ecco tutto l’intervento di Benigni pubblicato da YouTube in quattro video:
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