Benjamin Button, da un'italiana l'accusa di plagio
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Benjamin Button, da un’italiana l’accusa di plagio

Un'impiegata romana sostiene che il film si ispira a un suo romanzo mai pubblicato. Ripresa dall'Hollywood Reporter, la notizia ha fatto il giro del mondo

Benjamin Button, da un’italiana l’accusa di plagio

Un'impiegata romana sostiene che il film si ispira a un suo romanzo mai pubblicato. Ripresa dall'Hollywood Reporter, la notizia ha fatto il giro del mondo

Altro che Fitzgerald: Il curioso caso di Benjamin Button non sarebbe ispirato al celebre (e non a caso omonimo) racconto pubblicato dall’autore del Grande Gatsby nel 1921, ma a un romanzo scritto da Adriana Pichini, impiegata romana che ha depositato nel 1994 presso la Siae un manoscritto mai pubblicato. Il ritorno di Arthur all’innocenza, questo il titolo del libro, era stato a suo tempo inviato anche a un editore americano, senza peraltro ottenere risposta. Ora, a pochi giorni dalle 13 nomination che hanno fatto del film interpretato da Brad Pitt e Cate Blanchett il grande favorito ai prossimi Oscar, l’autrice ha denunciato quello che lei definisce un vero e proprio caso di plagio sulle colonne de Il Messaggero, in una denuncia che, ripresa dall’Hollywood Reporter, ha fatto in poche ore il giro del mondo. Secondo il suo avvocato Gianni Massaro (ex presidente dell’Anica), venerdì scorso è stata aperta una pratica presso il Tribunale di Roma, in attesa del responso di un giudice che dovrà leggere il romanzo e guardare il film di David Fincher per stabilire eventuali punti di contatto. Anche se di certo i 73 anni di anticipo con cui Fitzgerald è arrivato a raccontare per primo la storia di un uomo nato vecchio e destinato a ringiovanire avranno la loro importanza…

Da.Mo.

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