Esce giovedì nei cinema Pinocchio, il celebre monello di legno inventato da Collodi tornato alla ribalta grazie al bellissimo adattamento di Enzo D’Alò (La Gabbianella e il gatto, La freccia azzurra). Per merito anche ai disegni di Lorenzo Mattotti e alle musiche di Lucio Dalla è un piccolo capolavoro dell’animazione italiana da far scoprire ai più piccoli. Per conoscere tutto sul film potete leggere la nostra recensione, scoprire il libro di Collodi attraverso gli utili consigli di lettura di Fausto Boccati ed ascoltare dalla voce di Enzo D’Alò tutti i retroscena del film:
Pinocchio, che fatica crescere:
«Il Pinocchio di Enzo D’Alò è uno dei più bei prodotti d’animazione italiana mai visti. Innanzitutto per il tocco unico e inconfondibile dell’autore nel raccontare le favole, che siano La gabbianella e il gatto, La freccia azzurra o Pinocchio poco importa: grazie anche ai disegni di Lorenzo Mattotti, i colori sgargianti che illuminano lo schermo, il contrasto dei toni e i fondali dalle tinte pastello trasportano lo spettatore in un mondo fatato dove tutto è possibile, anche il fatto che un pezzo di legna da ardere inizi magicamente a parlare e prenda vita sotto il sapiente tocco di scalpello di Geppetto. Le musiche di Lucio Dalla – alla sua memoria e a quella del padre del regista è dedicato il film – giocano un ruolo di primo piano, riempiendo l’aria di note orecchiabili e scandendo il ritmo della narrazione […]». Cliccate qui per leggere l’intera recensione su MovieforKids.it
7 volte Pinocchio (tanto per cominciare)
«Oggi lo conosciamo come romanzo unitario, ma Le avventure di Pinocchio è un libro dalla genesi un po’ particolare, anche se non insolita per i tempi in cui fu scritto: prima di essere riunito in un unico volume i singoli capitoli furono pubblicati a puntate su un periodico per l’infanzia (il “Giornale per i bambini”). A scriverli, fra il 1881 e il 1883, fu un affermato giornalista e raffinatissimo narratore (all’anagrafe Carlo Lorenzini, in arte Collodi), ma anche intellettuale militante, impegnato nelle vicende politiche e culturali dell’Italia post-risorgimentale, oltre che appassionato polemista su temi dell’educazione e dell’infanzia. Attingendo a tutte queste esperienze e vocazioni Collodi realizza un’opera estremamente complessa, ricca per varietà di registri stilistici e tematici, e con grande virtuosismo si cimenta in un susseguirsi di invenzioni narrative e linguistiche di grande efficacia […]». Cliccate qui per scoprire tutti i consigli di lettura su Pinocchio di Fausto Boccati
Enzo D’Alò, il Geppetto dell’animazione italiana:
Mai sottovalutare il pubblico dei più giovani, «i bambini hanno un’intelligenza pari o superiore a quella degli adulti, con il vantaggio che la loro non è filtrata da convenzioni». Sono le parole con cui il maestro Enzo D’Alò ci racconta il suo nuovo adattamento dall’immortale Pinocchio, film che il regista di La gabbianella e il gatto ha realizzato con un’innovativa tecnica digitale, a un decennio dalla prima stesura della sceneggiatura. Ma Enzo ci ha parlato anche dell’animazione in generale, del modello americano e dell’importanza di un cinema con dei messaggi articolati e profondi.
Pinocchio ha avuto una gestazione lunga dieci anni. Come mai tutto questo tempo?
«Il progetto era pronto a partire qualche anno fa ma ci fermammo per la parallela partenza del Pinocchio di Benigni. Valutammo fosse stupido fare due film italiani sullo stesso soggetto nello stesso periodo. Ma è stata una scelta salutare, perché mi ha permesso di lavorare più approfonditamente sulla sceneggiatura trovando un risultato più convincente della stesura iniziale». Cliccate qui per leggere l’intera intervista a Enzo D’Alò su MovieforKids.it
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