Berlinale 2015: Il passato che ritorna in 45 Years. La recensione
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Berlinale 2015: Il passato che ritorna in 45 Years. La recensione

Una lezione di classe senza età da Charlotte Rampling, persa in difficili scelte d'amore e di vita

Berlinale 2015: Il passato che ritorna in 45 Years. La recensione

Una lezione di classe senza età da Charlotte Rampling, persa in difficili scelte d'amore e di vita

Kate e Geoff sono da 45 anni una coppia praticamente perfetta; hanno una bella casa nella campagna inglese vicino a Norfolk, e con la compagnia di un cane lupo e molti amici non sentono l’assenza dei figli.

Ad una settimana dalla festa per l’anniversario, però, la routine è rotta: una lettera annuncia il ritrovamento sulle alpi svizzere del corpo di Katia, il primo amore di Geoff, morta 50 anni prima in un tragico incidente. Una notizia che sconvolge la vita dei due e mette in discussione tutta la loro vita insieme…

Tratto da un racconto di David Costantine, il film di Andrew Haigh (che nel suo precedente film, Weekend, aveva raccontato la nascita di un amore) conquista critica e pubblico alla Berlinale, anche grazie alle magistrali interpretazioni di Charlotte Rampling e Tom Courtenay. Come ha ricordato il regista, i protagonisti sono infatti stati capaci d’infondere nei personaggi, «le loro storie di attori, lo spessore di tutte le loro grandi interpretazioni». La Rampling soprattutto, che confessa di aver sempre preferito il cinema indipendente alle grandi produzioni hollywoodiane, dà vita a un personaggio femminile ricco di sfumature, sul cui volto (naturalmente segnato dagli anni ma sempre bellissimo e ancora più espressivo) si legge la graduale perdita di certezze. La regia di Haigh (che ha in curriculum anche la serie HBO Looking), discreta e coinvolgente, non disdegna qua e là di sorprendere lo spettatore: con l’uso di stilemi da cinema «horror», quasi a sottolineare il senso di crescente instabilità  tra i due protagonisti, li porta fino al limite della rottura.

« Il mio è un film sulle scelte, quelle decisive che si fanno quando  si è giovani, e quelle che sembrano ormai pochissime quando si diventa vecchi»

Scelte su cui lo stesso film si chiude, sugli occhi della Rampling accompagnati dalle note di una canzone d’amore ambigua: Smoke gets in your eyes.

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