Come si cattura il vero spirito della società iraniana? Semplice, riprendendo con le telecamere un tassista per le vie di Teheran, con quest’ultimo intento in lunghe riflessioni e chiacchiere con i suoi clienti.
È questa l’idea del regista Jafar Pahani, che con Taxi si è portato a casa il premio più ambito della Berlinale: l’Orso D’oro.
La statuetta è stata consegnata alla famiglia del regista dal presidente della giuria, Darren Aronofsky, in quanto Pahani non era presente durante l’evento (non ha ottenuto il permesso di recarsi a Berlino, come già successe nel 2011). La giovane figlia del regista ha poi dichiarato, in un momento di estrema emotività: «non so che dire, sono commossa.»
Stando alle parole di Aronofski, quest’anno la competizione era altissima, e consegnare i premi è stato più duro del previsto. Proprio per questo motivo, ci sono stati ben 2 ex-aequo. Qui di seguito i vincitori.
– Orso d’Argento per la miglior regia: Aferim! (Radu Jode) e Body (Malgorzata Szumowska).
– Orso d’Argento Gran Premio della Giuria: El Club (Pablo Larrain)
– Miglior attore: Tom Courtenay per 45 Years
– Miglior attrice: Charlotte Rampling per 45 Years
– Orso d’Argento per la miglior sceneggiatura: El Boton de Nacar (Patricio Guzman)
– Orso d’Oro alla migliore fotografia: Victoria (Sturla Brandth Grovlen) e Pod Electricheskimi Oblakami (Evegeniy Privin e Sergey Mikhalchuk)
Fonte: variety
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