L’ottantesima edizione della Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia si è aperta mercoledì 30 agosto con le proiezione di Comandante di Edoardo De Angelis, con Pierfrancesco Favino, e di L’ordine del tempo di Liliana Cavani, che ha ricevuto proprio quest’anno il Leone d’oro alla carriera.
Nella prima video-recensione da Venezia80, che trovate qui di seguito, il responsabile editoriale di Best Movie, Giorgio Viaro, dialoga con un’importante firma che da tempo collabora con la nostra rivista, Marta Perego, per commentare i due titoli presentati al Lido.
In Comandante, Favino veste i panni di Salvatore Todaro, passato alla storia per aver salvato dal naufragio 26 militari nemici, mettendo a repentaglio la sua vita e quella dei suoi uomini. «Un film che lancia un grande messaggio – sottolinea Perego -, quello della legge del mare che supera le leggi della guerra». Un’opera spettacolare, con il respiro dei film bellici americani, ma dove non mancano momenti di poesia e leggerezza: «La forza del film è che ti butta nella guerra: sei nel sommergibile insieme a questi ragazzi. Questo lo rende ancora più attuale».
Il secondo titolo presentato nella prima giornata di Venezia 80 è L’ordine del tempo di Liliana Cavani. Liberamente ispirato all’omonimo bestseller del fisico Carlo Rovelli, vede nel cast, tra gli altri, Alessandro Gassmann, Claudia Gerini ed Edoardo Leo. «Il tema è quello di un meteorite che colpirà, o potrebbe colpire, la Terra – racconta Giorgio Viaro -. Un gruppo di amici aspetta la possibilità di questo evento facendo un bilancio delle proprie vite. C’è dunque questo elemento del cinema borghese italiano, con i suoi pregi e i suoi difetti, sullo sfondo della componente fantascientifica».
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