Best Movie a Venezia 80: le recensioni di Hit Man e Coup de Chance [VIDEO]
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Best Movie a Venezia 80: le recensioni di Hit Man e Coup de Chance [VIDEO]

In diretta dal Festival di Venezia, ecco le nostre video-recensioni dei nuovi film di Richard Linklater e Woody Allen

Best Movie a Venezia 80: le recensioni di Hit Man e Coup de Chance [VIDEO]

In diretta dal Festival di Venezia, ecco le nostre video-recensioni dei nuovi film di Richard Linklater e Woody Allen

L’80^ edizione della Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia è quasi agli sgoccioli: tra gli ultimi grandi nomi del cinema americano sono stati presentati Fuori Concorso in questi giorni Hit Man di Richard Linklater e Coup de Chance di Woody Allen.

Ne parliamo nella nuova video-recensione da Venezia 80, in compagnia del responsabile editoriale di Best MovieGiorgio Viaro, e del giornalista Marco Cacioppo.

Ispirato a un fatto di cronaca realmente avvenuto, Hit Man riunisce la coppia Linklater-Glen Powell per raccontare la storia di Gary Johnson, un professore universitario che, per una serie di coincidenze, finge di essere un killer sotto copertura per conto della polizia. Un film che mescola insieme commedia degli equivoci, noir, thriller e dramma psicologico. «Ci sono un paio di intuizioni molto belle – commenta Giorgio Viaro -. Linklater dimostra di saper costruire le sceneggiature in modo straordinario, portando a casa una commedia, ma anche un film di grande qualità».

Coup de Chance, 50° film di Woody Allen, mette in scena invece il matrimonio tra Fanny (Lou de Laâge) e Jean (Melvil Poupaud), apparentemente la coppia perfetta. Sono entrambi realizzati professionalmente, vivono in un meraviglioso appartamento in un quartiere esclusivo di Parigi, e soprattutto sono innamorati. Finché nella vita di Fanny ritorna Alain (Niels Schneider), un ex compagno di liceo… «È una commedia agrodolce, che pur trattando il tema del delitto perfetto a sfondo sentimentale risulta divertente, come buona parte degli ultimi film realizzati da Allen – spiega Marco Cacioppo -. Risate, ma anche un po’ di malinconia».

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