Le origini della storia di Mike sono finalmente state rivelate: l’episodio di Better Call Saul andato in onda ieri ci ha infatti mostrato che quello che in Breaking Bad era un ex poliziotto è, nello spinoff, il padre di un agente che ucciso con l’accusa di essere l’unica persona pulita nel suo dipartimento. Dopo averlo vendicato, Mike scappa riparando ad Abuquerque dalla cognata e dalla nipotina. Da questo dettaglio abbiamo quindi una chiara visione del forte lagame tra Mike e la piccola Kaylee.
La sfida di scrivere l’episodio è stata raccolta da Gordon Smith, da anni assistente sceneggiatore di Vince Gilligan per Breaking Bad e ora alle prese con Saul. Smith conosce bene il futuro di Mike, al momento assoldato da Jimmy per essere il suo radar a caccia di potenziali attività criminali, e per questo si lascia sfuggire alcuni dettagli.
«Non conoscevamo il passato di Mike quando scrivevamo Breaking Bad: volevamo far sentire che tra lui e la madre della bambina c’era una distanza che faceva intuire che non si trattava di sua figlia» spiega lo sceneggiatore. «All’inizio Mike si sente responsabile per la morte di suo figlio, sente un peso sulla coscienza e questo non gli dà pace. Solo quando potrà scrollarselo di dosso, sarà più libero. Non credo succederà entro la fine della puntata, la domanda rimane aperta, ma la risposta sarà decisiva per farlo emergere e farlo andare nella direzione che fa di lui il personaggio che abbiamo conosciuto in Breaking Bad.»
E a proposito della serie da cui Better Call Saul prende il la, l’episodio 5 ci ha regalato un colpo di scena dallo stile inconfondibile: «l’universo di Breaking Bad è presente nella serie. Certo, qualsiasi cosa accada qui dev’essere in un certo senso contenuta, anche la scena d’azione che abbiamo visto. La cosa più importante per noi è stato far coincidere perfettamente la memoria che avevamo di Mike con i nuovi dettagli biografici, in modo che tutto fosse perfettamente coerente, un bella sfida!». I punti di contatto tra i due lavori, quindi, continuano a presentarsi.
Sul futuro del personaggio e della sua relazione con Jimmy, possiamo però stare tranquilli: i prossimi episodi riserveranno a Mike un ruolo sempre più centrale. «Fino a ora, Jimmy non aveva capito Mike a fondo e non sapeva, per quanto lui fosse capace, quanto fosse una persona affidabile. Adesso se n’è reso conto e per lui si apriranno occasioni nuove per considerare Mike parte attiva nei piani in cui sarà coinvolto; gli aprirà nuove occasioni e inizierà a pensare a lui non più come un semplice faccendiere che possa passargli delle informazioni utili, ma come una parte attiva nelle sue operazioni.»
Fonte: THR
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