L’episodio pilota di Better Call Saul è stato un successo planetario: sulla rete americana (AMC) sono stati 7 i milioni di telespettatori sintonizzati per vedere lo spin-off di Breaking Bad dedicato all’ascesa di Saul Goodman così come lo abbiamo conosciuto nello show di Vince Gilligan.
La prima puntata è ambientata diversi anni prima gli eventi narrati in Saul, grazie a un flashback, che mostra Jimmy (si chiamava così allora, prima del successo, il personaggio interpretato da Bob Odenkirk), con il fratello Chunck, (Michael McKean) alle prese con le prime azioni legali nella sua carriera di avvocato. Tra i personaggi prelevati da Breaking Bad, ci sonoNacho e Tuco, i narcotrafficanti con cui avrà a che fare Walter White molto tempo più tardi.
Proprio queste presenze ricorsive saranno fondamentali nelle puntate a seguire. Lo scrittore della serie, Thomas Schnauz, ha infatti anticipato che si prevedono flashback molto “Bad”, soprattutto per il personaggio di Nacho. «Tra Tuco, Nacho e Jimmy si intrecceranno molti legami: Tuco è molto pericoloso e, anche se Nacho lavora insieme a lui, ci sono molte cose a cui deve fare attenzione. Per questo vuole l’aiuto di Jimmy, anche perchè la polizia gli sta alle calcagna».
«Stiamo giocando con il format», ammette Schnauz, «tutta la serie sarà un flashback: abbiamo mani libere per saltare avanti e indietro nel tempo, andare dritti dentro una scena che è ambientata al tempo di Breaking Bad o andare a Omaha. Vogliamo giocarci su finchè naturalmente la cosa abbia senso e non per una pura questione di divertimento personale. Il nostro obiettivo è raccontare la storia nel modo più interessante e coinvolgente possibile».
Dimentichiamo dunque il modello piuttosto lineare della serie precedente, dove flashback e flashforward venivano usati con una certa parsimonia, seppure in modo assolutamente geniale. Better Call Saul sarà un viaggio nel tempo, tra memorie e presente, passato e futuro.
Fonte: THR
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