«Biancaneve faceva la colf ai sette nani»: polemiche per la battuta di Paola Cortellesi sul film Disney
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«Biancaneve faceva la colf ai sette nani»: polemiche per la battuta di Paola Cortellesi sul film Disney

L'attrice e regista di C'è ancora domani ha parlato dell'importanza di saper riconoscere gli stereotipi di genere, usando come esempio alcune celebri fiabe

«Biancaneve faceva la colf ai sette nani»: polemiche per la battuta di Paola Cortellesi sul film Disney

L'attrice e regista di C'è ancora domani ha parlato dell'importanza di saper riconoscere gli stereotipi di genere, usando come esempio alcune celebri fiabe

biancaneve paola cortellesi

Chi l’avrebbe mai detto che, oltre ottant’anni dopo, Biancaneve e i sette nani sarebbe diventato il Classico Disney che più d’ogni altro è in grado di accendere gli animi e il dibattito sui social e non. Oltre alle criticate novità relative al film live-action in arrivo, il personaggio torna al centro dell’attenzione per via di un monologo che Paola Cortellesi ha recitato durante l’inaugurazione dell’anno accademico all’università Luiss Guido Carli.

L’attrice e regista, regina del botteghino italiano grazie allo straordinario successo di C’è ancora domani, ha infatti scatenato le polemiche per alcune battute relative alla condizione della principessa nella fiaba e nel cartone animato del 1937. «Siamo sicuri che se Biancaneve fosse stata una cozza il cacciatore l’avrebbe salvata lo stesso? – ha detto la Cortellesi – Perché il principe ha bisogno di una scarpetta per riconoscere Cenerentola, non poteva guardarla in faccia? Biancaneve faceva la colf ai sette nani».

Il monologo di Paola Cortellesi verteva sul tema del sessismo nelle fiabe, sostenendo ciò che l’esistenza di luoghi comuni che sono riusciti ad entrare nell’immaginario collettivo e nella rappresentazione femminile nelle favole. Ha anche detto: «L’unica dote delle protagoniste è quella di essere belle mentre il potere salvifico è affidato agli uomini, specie se potenti come il principe azzurro mentre Biancaneve faceva la colf ai sette nani. Le donne sono personaggi negativi come la Strega».

Per l’attrice, regista e sceneggiatrice, è importante saper riconoscere questi stereotipi, perché hanno contribuito a costruire la cultura patriarcale e maschilista che lei stessa, nel suo film, ha voluto scardinare con ficcante ironia. Durante l’inaugurazione dell’anno accademico, ha rivolto un appello agli studenti maschi chiedendo rispetto verso le compagne e tutte le donne, aggiungendo inoltre: «Rimanete originali, siate pazzi, ma non per forza straordinari». Parole, le sue, che hanno acceso la polemica e sono state tacciate di andare dietro alla cosiddetta “cultura woke”.

Tra i più infervorati, come spesso capita in queste situazioni, c’è il conduttore radiofonico Giuseppe Cruciani, che in apertura a La Zanzara di ieri, 11 gennaio 2024, ha attaccato Paola Cortellesi per il suo discorso: «Ma voi vi rendete conto? La favola di Biancaneve ridotta a una favola sessista secondo questa signora che di nome fa Paola e di cognome fa Cortellesi». Cruciani ha detto che si sarebbe alzato in piedi «avrei detto: ‘Vaffanc*lo!’», ma la sua posizione è stata criticata dallo stesso co-conduttore David Parenzo, secondo il quale il discorso dell’attrice e regista è stato «magistrale, ironico, in punta di penna, strepitoso».

Voi cosa ne pensate? Paola Cortellesi ha ragione a puntare i riflettori su degli aspetti delle fiabe che al giorno d’oggi sono considerabili sessisti o maschilisti? Diteci la vostra nei commenti.

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Foto: Roberto Serra – Iguana Press/Getty Images

Fonte: Corriere della Sera

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