Cresce l’attesa per Black Panther: Wakanda Forever, il nuovo cinecomic Marvel del MCU che farà seguito al Black Panther del 2018 in cui il compianto Chadwick Boseman interpretava T’Challa. L’attrice Michaela Coel, autrice dell’acclamata miniserie I May Destroy You – Trauma e rinascita, datata 2020 ma arrivata solo di recente in Italia su Sky e Noew e grazie alla quale il Times l’aveva inserita nella lista delle cento persone più influenti del mondo, ha parlato di recente del suo coinvolgimento nel cast del cinecomic, chiarendo un aspetto in particolare. 

Nello specifico, Michaela Coel ha fatto presente che del suo ruolo la interessava soprattutto la dimensione queer, che l’ha spinta ad accettare la parte in quello che sarà l’ultimo film della Fase 4 del Marvel Cinematic Universe e che farà da sequel al già citato Black Panther. Nel film Coel interpreta Aneka delle Dola Milaje, un gruppo d’élite di guerriere sole donne che si muovono sul campo sia come forze speciali che come guardie del corpo reali. La queerness del personaggio era presente nella serie a fumetti del 2017 Black Panther: World of Wakanda, in cui c’era una storia d’amore tra Aneka e la sua collega Ayo (Florence Kasumba è l’attrice che la interpreta nel film).

Ai microfoni di Vogue, Coel ha spiegato che il personaggio potrebbe acquisire un ruolo importante per il Ghana, paese africano in cui la legislazione anti-gay sta valutando un disegno di legge che potrebbe rendere il fare coming out come omosessuali punibile fino a 5 anni di reclusione. «Ciò mi ha convinta ad accettare – ha detto Coel – Il fatto che il mio personaggio sia queer. Ho pensato: mi piace, voglio mostrarlo al Ghana. La gente dice: “Oh, va bene, è solo politica”, ma non penso sia solo politica quando influisce sul modo in cui le persone vivono la loro vita quotidiana. Ecco perché mi è sembrato importante intervenire e ricoprire questo ruolo facendo la mia parte, perché solo per il fatto che sono di origini ghanesi la gente del Ghana andrà al cinema».

Michaela Coel agli Emmy 2021. Foto: Rich Fury/Getty Images