Black Widow: e se il film ci rivelasse che in verità Natasha ha sempre avuto dei superpoteri?
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Black Widow: e se il film ci rivelasse che in verità Natasha ha sempre avuto dei superpoteri?

Secondo una teoria decisamente plausibile, in verità l’eroina degli Avengers è molto più che una semplice ex spia sovietica

Black Widow: e se il film ci rivelasse che in verità Natasha ha sempre avuto dei superpoteri?

Secondo una teoria decisamente plausibile, in verità l’eroina degli Avengers è molto più che una semplice ex spia sovietica

Black Widow

Nonostante la trama ufficiale di Black Widow sia ancora avvolta dal più completo mistero, conosciamo già diversi dettagli sull’imminente film con protagonista Natasha Romanoff, che – oltre ad essere il primo standalone dedicato all’eroina -, ne segnerà il ritorno nelle sale dopo la tragica morte in Avengers: Endgame.

Parecchie di queste anticipazioni provengono dal trailer o dalle dichiarazioni delle star, mentre altre sono frutto di speculazioni basate sui fumetti Marvel, le cui storie – in alcuni casi – rappresentano delle ottime preview di quanto vedremo poi accadere nella controparte cinematografica.

Ed è proprio su questa considerazione che si basa una nuova teoria apparsa su ScreenRant. Secondo quanto ipotizzato da Thomas Bacon infatti, proprio come avviene nella miniserie a fumetti Black Widow – scritta da Richard K. Morgan e Bill Sienkiewicz -, il film ci rivelerà che Natasha Romanoff possiede delle abilità sovrumane simili a quelle di Captain America. Ovvero, abilità chimicamente indotte da scienziati sovietici intenzionati a replicare il siero del super-soldato.

La presenza nel cinecomic di Red Guardian infatti, chiarisce che anche nell’UCM i russi sono entrati in possesso della formula utilizzata su Rogers, tant’è che il personaggio di David Harbour è sostanzialmente considerato, per via dei suoi poteri analoghi, il Captain America sovietico.

Nel fumetti, Nat scopre dunque di essere stata potenziata in laboratorio da coloro che l’hanno addestrata, ragion per cui la donna si ammala raramente, non invecchia come gli altri, ha molta più resistenza alle alte e basse temperature e possiede un fattore rigenerante che le permette di guarire cinque volte più velocemente rispetto ad un comune umano.

Sempre nei fumetti, inoltre, esiste un luogo chiamato la Stanza Rossa, dove prima il KGB e poi l’FSB, hanno addestrato tramite allenamenti fisici, lavaggi del cervello ed appunto, esperimenti genetici, gruppi di bambine – tra cui Nat – al fine di trasformarle in assassine infallibili e senza scrupoli.

In seguito, molti dei ricordi di quel periodo sono stati rimossi dalla mente di Natasha, ed è per questo che l’eroina non ha memoria di quanto accadutole in passato, se non attraverso alcuni flash che riemergono di tanto in tanto, come si vede anche nel trailer del film.

Che ne pensate? Vedremo questa parte dei fumetti anche al cinema? Per scoprirlo, non ci resta che attendere il 29 aprile.

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