Non siamo ancora vicini alla prima udienza del processo tra Blake Lively e Justin Baldoni, ma l’attrice sta iniziando a svelare le sue carte e attacca a testa bassa. Dopo il video che dimostrerebbe gli abusi, stando a quanto riportato nelle ultime ore, infatti, in un emendamento alla denuncia già presentata si apprende che non sarà l’unica a muovere accuse di molestie sessuali contro il regista di It Ends With Us.
Pare infatti che ci siano almeno altre due donne pronte a sostenere che Baldoni le abbia fatte sentire a disagio sul set del film in questione. La vicenda va avanti ormai da mesi e per la verità è iniziata dopo i primi sospetti durante la promozione dello stesso film: Blake Lively e Justin Baldoni si sono visti raramente insieme e sono circolate voci di dissapori profondi tra i due, poi concretizzati in una denuncia per molestie presentata dall’attrice protagonista del film (che tristemente parla proprio di violenza di genere).
Nelle 141 pagine del documento, viene riferito infatti che «Lively non è stata l’unica a lamentarsi del signor Baldoni e ha sollevato le sue preoccupazioni contemporaneamente al loro sorgere nel 2023. È importante notare che, contrariamente all’intera narrazione inventata dai difensori, il signor Baldoni ha riconosciuto le lamentele per iscritto all’epoca. Sapeva che anche altre donne, oltre alla signora Lively, si sentivano a disagio e si erano lamentate del suo comportamento». Le stesse, il cui nome è al momento ancora tutelato, hanno dato il permesso a Blake Lively di condividere la sostanza delle loro comunicazioni e testimonieranno al processo.
Un’altra attrice del cast avrebbe riportato le sue preoccupazioni alla produttrice Ange Giannetti, che ne avrebbe parlato con lo studio Wayfarer senza tuttavia che lo stesso prendesse poi provvedimenti in materia. La stessa persona si sarebbe poi confidata con Blake Lively circa le condizioni sul set e la protagonista le avrebbe risposto dicendole che anche per lei era difficile parlare con Justin Baldoni. In seguito, ancora un’altra attrice avrebbe riferito alla Lively di essersi sentita a disagio sul set.
Come noto, Justin Baldoni non sta rimanendo con le mani in mano: ha presentato una contro-denuncia per diffamazione, tirando in ballo anche Disney e Marvel sostenendo che il personaggio di Nicepool sia basato su di lui e che questo dimostri che Ryan Reynolds (marito della Lively) in sintesi non pensasse male di lui. Il processo inizierà solo a marzo 2026 e da qui a quella data potrebbero saltare fuori nuovi elementi.
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Foto: Dave Benett / Bryan Bedder / Getty Images
Fonte: Variety
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