Blood Rage, il boardgame che affronta il Ragnarok!
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Blood Rage, il boardgame che affronta il Ragnarok!

Scatenate il vichingo che c'è in voi per combattere durante la fine de mondo norrena

Blood Rage, il boardgame che affronta il Ragnarok!

Scatenate il vichingo che c'è in voi per combattere durante la fine de mondo norrena

Armageddon, Giorno del Giudizio, Frashokereti: ogni epoca e civiltà ha dato un nome particolare alla fine del mondo: i vichinghi la chiamavano Ragnarök. Durante il Ragnarök, secondo la mitologia norrena, il Midgard, cioè il mondo, sarà distrutto come conseguenza di un’immensa battaglia tra le forze del bene e quelle del male. Ma come avrebbe affrontato un clan di fieri guerrieri vichinghi una simile evenienza? A chiederselo, questa volta, è Eric Lang, prolifico game designer canadese (questa rubrica si è già occupata, qualche tempo fa, di lui e del suo divertente XCOM: The Boardgame), autore del divertente Blood Rage. “Non sprecate gli ultimi giorni!” diceva Ubertino da Casale nel Nome della Rosa del compianto Umberto Eco (anche lui appassionato di giochi: lo sapevate?), ma l’unico modo di vivere degnamente i propri ultimi giorni, per un vichingo, è quello di combattere. Ed è questo che si fa, per la maggior parte del tempo in Blood Rage: si combattono i clan avversari, in un mondo che, turno dopo turno, si disgrega poco alla volta.

La meccanica di base del gioco potrebbe far pensare ad un’ennesima variante di Risiko: dopotutto la plancia è rappresentata da tanti territori, chiamate “province”, che i giocatori possono invadere con le proprie unità (guerrieri, leader o navi). Ma qui sta la genialità di Lang che ha saputo efficacemente trasformare un gioco di strategia, con meccaniche tutto sommato tradizionali, in un “german game”: in Blood Rage, infatti, non vince il gioco chi conquista più territori (anche in considerazione del fatto che, ad ogni turno, o “era”, un’intera provincia, con tutto ciò che contiene, viene spazzata via dal Ragnarök), ma vince chi, alla fine della partita, avrà accumulato più “punti gloria”. Nella cultura vichinga, infatti, morire in guerra era il più grande degli onori e un giocatore potrebbe agevolmente vincere la partita pur perdendo tutte le sue battaglie!

Sono molte le azioni che possono far guadagnare ai giocatori punti gloria: imprese, battaglie, persino la perdita di tutte le unità conseguente alla distruzione di una provincia alla fine di un turno è gradita agli dei e procura punti gloria al giocatore. Proprio come in un normale german game, però, ogni clan dovrà prestare particolare cura, durante la partita, alla gestione di alcuni parametri, come i “punti furia”, che rappresentano la “valuta” del gioco, da spendere per compiere le varie azioni, o i “punti corno” che limitano il numero massimo di unità che un clan può disporre sulla plancia di gioco. In pratica Blood Rage è il riuscito mix tra un “german” e un american game di tipo classico. Di quest’ultimo genere, il gioco riprende gli aspetti migliori, come l’eccellente qualità delle stupende miniature (ben 46) e della componentistica.

Tra i punti deboli si segnala il prezzo decisamente poco abbordabile, benché giustificato dalla qualità e dalla quantità delle dotazioni contenute nella scatola, ma si tratta di un gioco decisamente innovativo, che potrebbe piacere sia ai fan dei giochi gestionali, sia agli appassionati di strategia. In Italia Blood Rage è distribuito da Asterion, che ha localizzato anche le prime espansioni, già pubblicate.

Scheda tecnica:

AUTORE: Eric M.Lang

EDITORE: Asterion Press

GENERE: Strategico

NUMERO GIOCATORI: 2-4

ETÀ: 14+

DURATA MEDIA: 60’

PREZZO CONSIGLIATO: 79,90€

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