Dopo numerose accuse di molestie sessuali nel corso di decenni, negli ultimi giorni Bryan Singer – regista dell’acclamato Bohemian Rhapsody – è stato accusato da 4 ulteriori uomini, i quali sostengono di esser stati violati da lui quando erano ancora minorenni. A dare il suo commento sul fatto, adesso, è Rami Malek, interprete di Freddie Mercury nel biopic.
Ha dichiarato il nostro durante il Festival di Santa Barbara: «Il mio cuore va a chiunque abbia dovuto passare ciò che ho sentito. È una cosa orrenda che questo succeda. Che questo possa succedere ancora alla luce dell’era #MeToo è una cosa orribile. Mi sono seduto qui e ho parlato di come tutti meritino che le loro voci siano ascoltate. Per quanto riguarda la mia situazione con Bryan, non è stata piacevole, per nulla. Ed è tutto ciò che posso dire al riguardo a questo punto. Per chiunque cerchi un conforto in tutto questo, Bryan Singer era stato licenziato. Penso che sia una cosa che non aveva previsto nessuno, ma è successo».
Insomma, che ne pensate delle sue parole? Va detto, in ogni caso, che Bryan Singer NON fu licenziato dal set di Bohemian Rhapsody per le accuse di molestie, bensì perché faceva troppe assenze (a quanto pare, per prendersi cura di un parente malato). Nonostante Dexter Fletcher abbia concluso le riprese, poi, l’unico regista accreditato del biopic rimane comunque Singer, che dal canto suo, dovrebbe anche intascarsi 40/50 milioni di dollari extra per via del grande successo internazionale ottenuto dal film.
Lo scandalo, comunque, non ha fermato l’ascesa di Bohemian Rhapsody in questa stagione dei premi: il film vanta già dalla sua 2 Golden Globe e 1 SAG, e la prossima tappa sono gli Oscar 2019, in cui si presenterà forte di 5 candidature tra cui Miglior Film e Miglior Attore Protagonista.
Fonte: THR
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