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Bones and All, Luca Guadagnino ha chiesto aiuto a un vero patologo per le scene di cannibalismo: tutti i dettagli pratici

Il regista non ha voluto lasciare nulla al caso nelle scene più intense e crude del film con Timothée Chalamet e Taylor Russell

Bones and All, Luca Guadagnino ha chiesto aiuto a un vero patologo per le scene di cannibalismo: tutti i dettagli pratici

Il regista non ha voluto lasciare nulla al caso nelle scene più intense e crude del film con Timothée Chalamet e Taylor Russell

Bones and All

Per Bones and All, il regista Luca Guadagnino ha chiesto dei suggerimenti a un patologo per le scene di cannibalismo del film tratto dal romanzo Fino all’osso di Camille DeAngelis.

Fernanda Perez, responsabile del trucco del film, ha spiegato in una recente intervista a GQ come il regista palermitano sul set abbia cercato di rendere le scene maggiormente crude e intense il più realistiche possibile, restituendo così in modo credibile e accurato il funzionamento pratico del cannibalismo: «Luca è molto preciso. Abbiamo contattato un patologo perché volevamo sapere come ci si sente a mangiare una persona e abbiamo scoperto che non è così facile mangiare una persona».

A tal fine sono state create protesi per dar vita a repliche dell’intero corpo delle vittime, strati di grasso e un tessuto artificiale realizzato in silicone. «Per noi era importante ricreare tutti i diversi strati della pelle, lo strato adiposo, il muscolo, il tendine. Questa è stata la nostra sfida –  ha dichiarato il responsabile delle protesi Jason Hamer, che ha permesso agli attori di esercitarsi su spugne imbevute di sangue finto per sentire la carne umanaNon è solo un grosso pezzo di silicone piatto. È strappare e far sì che tra i denti rimanesse qualcosa di realistico, come voleva Luca. Il silicone è stato rubato all’industria dentale, quindi è sicuro per la bocca. Luca voleva vedere la carne, l’osso, gli strati. Per la prima scena in cui Maren morde e mangia il dito dell’amica abbiamo creato un osso di eurothane che era anche dotato di un tubo di sangue, in modo che Taylor Russell potesse morderlo e sguarnire la pelle».

Guadagnino, dal canto suo, ha anche riferito, in una precedente chiacchierata con IndieWire, che esiste una versione molto più cruenta di Bones and All, ma in sala di montaggio decise di smussarla. «Ne avevamo molto di più – ha detto – Ho girato molto di più, ma nel processo di montaggio, io e il mio montatore siamo sempre stati chiari sul fatto che non dovremmo mai essere egoisti riguardo alla nostra capacità di ritrarre l’orrore. È stato piuttosto bello, umiliante, reverenziale, ma abbiamo deciso di tagliare alcune scene».

Dopo il successo di pubblico e critica alla Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia, Bones and All di Luca Guadagnino, vincitore del Leone d’argento alla regia, con Taylor Russell, vincitrice del Premio Marcello Mastroianni per la migliore attrice emergente a Venezia, e Timothée Chalamet, nominato dall’Academy come migliore attore per Chiamami col tuo nome, è nelle sale italiane dal 23 novembre, con Vision Distribution. 

Il film, fresco di candidature agli Indipendent Spirit Awards, è la storia del primo amore tra Maren (Russell), una ragazza che sta imparando a sopravvivere ai margini della società, e Lee (Chalamet), un solitario dall’animo combattivo; è il viaggio on the road di due giovani che, alla continua ricerca di identità e bellezza, tentano di trovare il proprio posto in un mondo pieno di pericoli che non riesce a tollerare la loro natura. Nel cast, oltre a Taylor Russell e Timothée Chalamet, ci sono Mark Rylance, Michael Stuhlbarg, André Holland, Chloë Sevigny, David Gordon-Green, Jessica Harper e Jake Horowitz.

Foto: MovieStillsDB

Fonte: GQ, IndieWire

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