Box Office 3D, cinque domande alla Lollo
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Box Office 3D, cinque domande alla Lollo

Per la prima volta nella sua carriera, Gina Lollobrigida interpreta se stessa, nel film del suo amico Ezio Greggio. Best Movie l’ha incontrata

Box Office 3D, cinque domande alla Lollo

Per la prima volta nella sua carriera, Gina Lollobrigida interpreta se stessa, nel film del suo amico Ezio Greggio. Best Movie l’ha incontrata

In occasione della nostra visita esclusiva sul set di Box Office 3D – Il film dei film (in sala dal 9 settembre), abbiamo incontrato la guest star Gina Lollobrigida, che per la prima volta nella sua carriera interpreterà se stessa. Un onore concesso solo al collega e amico Ezio Greggio, regista, sceneggiatore della commedia a episodi, che prende di mira i blockbuster degli ultimi anni, ironizzando soprattutto sul trend di sequel, prequel e reboot che ha investito Hollywood.

BEST MOVIE: Nonostante abbia avuto diverse proposte, per la prima volta nella sua carriera ha accettato di interpretare se stessa in un film. Come mai proprio ora?
GINA LOLLOBRIGIDA: «E’ vero: mi è stato chiesto altre volte, ma ho sempre rifiutato perché sono molto esigente nel mio lavoro. Per Box Office 3D ho fatto un’eccezione: con il mio cameo ho voluto rendere omaggio a Ezio Greggio, un amico che stimo e che mi è molto vicino come persona e come artista»

BEST MOVIE: A chi paragonerebbe Ezio Greggio professionalmente in ambito cinematografico?
GINA LOLLOBRIGIDA: «A Vittorio De Sica come interprete e a Steven Spielberg come regista, per la sua capacità di sperimentare e di saper affrontare sceneggiature e temi tanto diversi…».

BEST MOVIE: Nella sua carriera ha vissuto in prima persona le tappe fondamentali della cinematografia del Bel Paese dal dopoguerra, fino a prendere parte al primo film 3D italiano.  Com’è cambiato il nostro cinema?
GINA LOLLOBRIGIDA: «Il modo di fare cinema è totalmente cambiato, in generale. La tecnologia ha preso il sopravvento sui sentimenti. E il pubblico finisce per immedesimarsi meno. Io sono un’amante di Ingmar Bergman: i suoi film costavano due lire, ma mi tenevano inchiodata davanti allo schermo. Il cinema una volta lasciava sognare. Ora poco è lasciato all’immaginazione, anche se bisogna riconoscere che i bravi artisti non mancano e quelli italiani emergono sempre».

BEST MOVIE: A quale ruolo sarà eternamente legato il suo nome? Chi è Gina Lollobrigida nell’immaginario collettivo?
GINA LOLLOBRIGIDA: «Mi ritengo molto fortunata perché ho avuto la possibilità di interpretare tante tipologie di donna. Inoltre ho dato il volto a diversi personaggi che il pubblico già conosceva attraverso la storia o la letteratura: mi riferisco a Paolina Borghese, Esmeralda, la Regina di Saba. Ma forse resterò per sempre legata alla Bersagliera di De Sica perché in fondo mi assomiglia davvero: è forte, indipendente e coraggiosa, proprio come me».

BEST MOVIE: Cosa ha rappresentato Vittorio De Sica nella sua vita?
GINA LOLLOBRIGIDA: «Beh, mi ha aperto gli occhi: è stato lui a farmi capire che anche il cinema è una forma d’arte. Quando ho intrapreso la carriera dell’attrice l’ho fatto solo per necessità: avevo frequentato l’Istituto di Belle Arti perché volevo diventare una pittrice, una scultrice e sono riuscita a realizzare questo sogno (le opere fotografiche e scultoree della Lollo sono state esposte in tutto il mondo dagli anni Settanta, ndr), coltivato fin da bambina. Il mio primo disegno degno di nota risale all’età di 8 anni: è stato pubblicato su Topolino…».

Nella foto Gina Lollobrigida ed Ezio Greggio sul set di Box Office 3D.

Leggi l’intervista a Ezio Greggio su Best Movie di settembre.

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