Adonis Creed vince il primo round: il nuovo film di e con Michael B. Jordan ha esordito nel box office italiano con un ottimo risultato, passando subito in testa alla classifica degli incassi. Alle sue spalle risale l’intimo drama di Brendan Fraser.

Distribuito da Warner Bros., il terzo capitolo della saga spin-off di Rocky (QUI la nostra recensione) nel fine settimana che va dal 2-5 marzo 2023 ha incassato già quasi 3 milioni di euro (2.990.756) con un’ottima media di 7.104 euro nei 421 cinema in cui è uscito. Ha fatto già meglio del debutto di Ant-Man 3, fermatosi a 2.4 milioni (adesso è salito 5.5) e ora punta a superare in breve tempo gli altri capitoli della saga. Il primo aveva guadagnato in tutto 5.4 milioni, il secondo uscito nel 2019 invece si è imposto con 7.2 milioni.

La seconda piazza è occupata invece da The Whale, intenso dramma che potrebbe portare all’Oscar l’attore Brendan Fraser. Al secondo weekend di programmazione, il nuovo film di Darren Aronofsky è uscito in 100 cinema in più rispetto ai giorni scorsi ed ha così guadagnato altri 605.346 euro, perdendo solo il 6% e aggiornando il totale a 1.520.842 euro. Chiude il podio invece Mummie – A spasso nel tempo: il film d’animazione spagnolo ha incassato altri 466.515 euro e ora il totale è di 1.364.773 euro.

Tra le nuove uscite, da segnalare il buon debutto al box office di Mixed by Erry di Sydney Sibilia, che con 247.618 euro e una media di 722 euro è riuscito a entrare nella Top 10 del fine settimana. Con lui anche l’anime Demon Slayer: Kimetsu No Yaiba con 192.622 euro e Empire of Light di Sam Mendes con Olivia Colman, forte dei suoi 191.344 euro di incasso. Non male anche il dramma spagnolo Tutto in un giorno, con 88.874 euro e una media di 1.022 euro negli 88 cinema in cui è uscito.

Nel complesso, il weekend appena passato ha portato nelle tasche del cinema italiano 6.381.080 euro, un bel +11% rispetto a settimana scorsa e +3% guadando ai dati dello stesso weekend nel 2022, quando nelle sale era appena uscito The Batman. Si accorcia anche la distanza rispetto al periodo pre-pandemia, ora la differenza è “solo” del -33%.

Foto: I Wonder Pictures – Warner Bros.

Fonte: Duesse