Breaking Bad ha consacrato Bryan Cranston in uno dei miglior ruoli della sua prestigiosa carriera, ovvero quello di Walter White, iconico e riconoscibilissimo protagonista dell’amata serie. A distanza di anni dalla conclusione di quest’ultima, è tuttavia emerso uno straziante aneddoto che ha visto coinvolta in prima persona nientemeno che la sua star.
Il ruolo di Walter White ha regalato a Cranston una lunghissima serie di riconoscimenti, e gli scrittori della serie non hanno esitato ad affidargli scene emotivamente molto dure e brutali, tra le quali spicca quella che vede White lasciar morire Jane davanti ai suoi occhi. Il personaggio interpretato da Krysten Ritter, infatti, muore soffocata dal vomito indotto dall’eroina dopo averne fatto uso insieme a Jesse Pinkman, interpretato da Aaron Paul.
La scena è resa particolarmente straziante dal fatto che, durante il di lei soffocamento e con Jesse impossibilitato a intervenire poiché completamente addormentato, Walter realizza che lui e il suo collaboratore starebbero molto meglio senza Jane, decidendo così di abbandonarla al suo destino, non senza provare un grande senso di colpa.
Tale sequenza è ricordata come una delle migliori dell’intera serie; tuttavia, in una recente comparsata al The Rich Eisen Show, Bryan Cranston ha confessato di aver vissuto una inaspettata reazione emotiva nel realizzarla:
«La vedo soffocare nel vomito e mentre mi domanda cosa dovrei fare, all’improvviso i suoi lineamenti sono scomparsi, lasciando emergere i lineamenti della mia vera figlia. E ho visto mia figlia morire soffocata. Naturalmente, questo mi ha spaventato a morte. E poi, forse pochi secondi dopo, sono scomparso ed è tornato il volto di Kristen. Ma c’è stato un momento in cui era molto chiaro che fosse mia figlia.»
Molti fan in effetti non hanno mai mancato di sottolineare il trasporto ed il “realismo” delle lacrime versate da Cranston in questa scena, e questo sorprendente e toccante aneddoto sembra svelare uno dei motivi dietro l’intensità emotiva vissuta dall’attore, oltre al suo naturale e riconosciuto talento.
La 68enne star di Breaking Bad ha poi aggiunto di aver immediatamente cercato il conforto della collega sul set della serie, Anna Gunn, lasciandosi andare ad un pianto liberatorio: «Poco dopo sono stato confortato da Anna Gunn e amici e dal cast.»
Cranston ha poi parlato della preparazione effettuata per questa scena, spiegando come prediliga lasciarsi trasportare dall’emotività. Un approccio che lo ha inevitabilmente portato ad indagare le ragioni o meno per lasciare morire il personaggio di Jane:
«Mi piace scrivere le varie direzioni emotive, cosa potrebbe sentire il mio personaggio in qualsiasi momento. Non mi piace inciderlo nella pietra perché mi piace lasciare che sia tutto creato dal momento. Uno dei motivi per salvarla era che in fondo è solo una bambina. Potrebbe essere mia figlia, è così giovane. Motivi per lasciarla andare: mi sta ricattando; finirà per uccidere Jesse con l’eroina, e lo sai bene.»
Dopo essere stato consolato dal cast, l’attore avrebbe tuttavia compreso il reale motivo dietro al pensiero volato alla figlia durante le riprese della suddetta scena:
«Era preoccupante, ma poi mi sono reso conto: ‘Oh, questa è una delle cose. Ho capito che avevo scritto le ragioni per salvarla, e tra queste c’era che poteva essere mia figlia’. Quindi quel seme deve aver creato quell’impulso che ha portato a tutto questo.»
Vi ricordiamo che tutte le stagioni di Breaking Bad sono attualmente disponibili su Netflix.
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Fonte: FandomWire
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