È in sala da un solo giorno (con un incasso di 1,6 milioni di euro), ma The Twilight Saga: Breaking Dawn – Parte 1 ha già scatenato il dibattito. Oltre alle firme autorevoli sulle pagine dei quotidiani (di cui vi abbiamo proposto qualche spunto qui) anche i fan non hanno tardato a emettere la propria sentenza, esprimendo consensi, dissensi e sottolineando mancanze, pregi o diffetti del film firmato da Bill Condon.
Sul nostro sito la bilancia dei commenti pende dalla parte del riscontro positivo, anche se non mancano, persino da parte dei fan più affezionati, appunti negativi. Opinioni divise soprattutto sul livello recitativo: per qualcuno Robert Pattinson, Kristen Stewart e Taylor Lautner sono nettamente migliorati rispetto ai capitoli precedenti, per altri invece la “monoespressività” domina più che mai. Pollici alzati per la soundtrack e per la fedeltà al libro e delusione per l’assenza di qualche scena presente nel libro.
Ecco qualche stralcio preso dalle recensioni o dai commenti postati nelle news:
Chiara1268
Amore, passione, affetto, rabbia, paura, tensione, un mix perfetto di emozioni per il quarto capitolo della vampire-saga più amata del pianeta. i fans non resteranno delusi davanti a questa trasposizione molto curata e attenta di uno dei libri più complessi scritti dalla Meyer. il nuovo regista (bill condon), è riuscito dove altri registi avevano fallito, cioè evidenziare con delicatezza i lineamenti psicologici dei personaggi, senza strafare, senza creare delle macchiette.
Amy
La scelta di dividere in due il film credo sia stata, già di per sè un’operazione di marketing ed effettivamente dopo aver visto questa prima parte ne sono sempre più convinta. Film sbilanciato nella prima ora, su tutto ciò che le fans si aspettavano di vedere e frettoloso nell’approfondire successivamente la storia (riassunta in pochi passaggi) e la psicologia dei personaggi (che ne è del tormento di Edward?) che appaiono freddi e privi di personalità nei momenti cruciali. Il film è stato per lo più lento le parti d’azione a volte fuori luogo e ridicole. Che dire… da un libro bello come Breaking Dawn si poteva ricavare qualcosa di molto più coinvolgente e attento alla qualità piuttosto che all’incasso.
AndreaRocky
In questo film abbondano ancora di più (se mai ce n’era bisogno) i primi piani di sguardi vuoti ed espressioni distaccate, situazioni irreali che si slavano grazie alla musica di sottofondo. Veramente sonnifero e lento, dispiace che un buon libro, forse il migliore della saga, sia trasformato così male…
Ilmodimpazzito
Rimane un sentimento d’affetto, di familiarità forse. Più volte durante le pellicola ci si trova a mordicchiarsi il labbro, a sorridere coi protagonisti e a pensare che in fondo se sono viste parecchie insieme. Breaking Dawn non rivoluzionerà il cinema, tuttavia, rimarrà sempre in un pezzettino (chissà quale e quanto grosso) del nostro cuore da inguaribili Peter Pan.
Menzione speciale per le scene degli scacchi e per il flash back finale.
Soundtrack da urlo.
Giadina89
Mi aspettavo di vedere il dialogo tra Rosalie e Jacob, lo scambio di battute, volevo vedere la scena iniziale in cui Bella si sentiva osservata in macchina, la scena in cui Rosalie accoglieva Bella al ritorno dal viaggio di nozze ma ciò che ho visto mi basta per giudicarlo un ottimo film.
Carlo85
Le tre scene su cui si focalizza l’attenzione della macchina da presa sono: il matrimonio, la luna di miele e il parto di Bella. Quella del matrimonio è alquanto noiosa e scontata (nonché lunghissima!), anche se notiamo subito i miglioramenti fatti negli anni dagli attori protagonisti Robert Pattinson e Kristen Stewart, per quanto riguarda l’espressività e la carica emotiva. Detto ciò, la famosa scena di sesso, attesa per anni, si risolve in pochi minuti, in cui l’etereo Pattinson mette a soqquadro la stanza, distruggendo i mobili e sventrando i cuscini. La desideratissima luna di miele si risolve poi in lunghissime partite a scacchi e lunghissimi (casti) baci. La scena finale è quella che piacerà sicuramente di più ai fan.
Cippina67
La cosa che mi ha colpito di più è la straordinaria fedeltà che la sceneggiatrice ed il regista sono riusciti a tenere nei confronti del romanzo; chi lo ha letto sa che non era affatto facile visto il complicarsi delle vicende ed i colpi di scena che si susseguono.
Legion1981
Devo dire che Slade aveva risollevato la serie, Bill Condon però è riuscito non solo a mantere l’alto livello del predecessore ma per molti versi superarlo. L’azione non manca x i giovanotti. X le fanciulle, tra i preparativi e la stessa cerimonia e la luna di miele, il romanticismo è palpabile …
PIGIcinefilo
Sulla saga della Bella e delle bestie la Meyer ha versato fiumi d’inchiostro, solo Breaking Dawn conta più di 700 pagine, ma occorre essere onesti e dare al cinema il merito di aver senza dubbio migliorato la carta, che quanto a stile lascia a dir poco a desiderare. Per il capitolo finale, la regia passa a Bill Condon, che non fa sfoggio di virtuosismi ma bada alla storia e traghetta quelli che solo due anni fa erano liceali ai primi sospiri verso un’età improvvisamente adulta, fuori dalla famiglia d’origine dentro una famiglia creata in autonomia e antropologicamente mutata.
Breaking
Il regista ha creato un mix di elementi perfettamente combinati che l’unica cosa che ti fà pensare dopo averlo visto è “WOW E’ DA RIVEDERE”. C’è anche da dire che il quarto capitolo di questa saga meravigliosa, seguita molto appassionatamente dai giovani, era molto atteso, e che questa attesa sia stata conclusa da un’immensa soddisfazione.
Mileywmiley
Un film pieno di energia e vitalità che fa piangere e fa sorridere. Il merito va sicuramente a Bill Condon e agli attori che finalmente dopo tre film hanno veramente dimostrato di saper recitare. Non solo i tre protagonisti hanno saputo interpretare il ruolo come si deve,ma anche Nikki Reed,Billy Burke e Sarah Clarke.
Elisotta88
Se per molti il continuo cambio alla regia ha pesato negativamente sulla qualità dei diversi lungometraggi, ritengo che invece esso abbia arricchito ulteriormente una storia appassionante.
Bill Condon ha saputo destreggiarsi magistralmente nel riportare sul grande schermo una storia che nessun fan desiderava vedere stravolta; grande merito a riguardo va al lavoro della sceneggiatrice Melissa Rosenberg.
Una nota di merito va alla descrizione dei licantropi e a Kristen Stewart che ha saputo destreggiarsi tra i diversi stati d’animo della complessa protagonista,mentre,forse, risulta un po’ troppo costruito il personaggio di Edward a tratti mono-espressivo.
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