Bridgerton, chi sono davvero i conti, duchi e visconti? Eccovi una guida alla nobiltà inglese
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Bridgerton, chi sono davvero i conti, duchi e visconti? Eccovi una guida alla nobiltà inglese

Vi state chiedendo quali siano i titoli più importanti nel complesso ordinamento della Corona inglese? Ecco per voi una mini guida d'altissimo rango!

Bridgerton, chi sono davvero i conti, duchi e visconti? Eccovi una guida alla nobiltà inglese

Vi state chiedendo quali siano i titoli più importanti nel complesso ordinamento della Corona inglese? Ecco per voi una mini guida d'altissimo rango!

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La serie Bridgerton, prodotta da Shonda Rhimes e adattata dai bestseller di Julia Quinn, rappresenta notoriamente una versione, in parte romanzata e in parte realistica, della variopinta nobiltà britannica nel periodo della cosiddetta Regency Era, la Reggenza inglese, quindi al decennio compreso tra il 1811 e il 1820. E benché sia i romanzi che lo show facciano ampiamente uso di licenze poetiche, ad esempio mostrando una società multietnica, ben più aperta e integrata di quanto non fosse in realtà, i titoli e le usanze di corte sono ovviamente ispirate alla Storia reale.

Ma come districarsi tra i titoli di Duca, Marchese, Conte, Visconte e Barone e comprendere il loro ordine di importanza secondo la tradizione della Corona inglese? Il funzionamento dei titoli nobiliari nel Regno Unito segue infatti regole diverse rispetto al Continente e in particolare alla Storia d’Italia. Tra le più vistose eccezioni, c’è ad esempio il fatto che secondo la legge ereditaria la linea femminile ha pari dignità rispetto a quella maschile, tanto che anche le figlie femmine primogenite potevano ereditare il titolo del padre. A regolare i titoli dei Pari d’Inghilterra troviamo quindi l’Atto d’Unione del 1707, quindi sostituito nel 1801 da un nuovo regolamento che accorpa Pari inglesi e scozzesi sotto la nuova nomenclatura di Pari del Regno Unito.

E così, benché la tradizione voglia che la maggior parte dei nobili britannici vengano chiamati ugualmente Lord e Lady, esistono sostanziali differenze tra i titoli e un diverso grado di vicinanza al Re o alla Regina. Da notare poi che, fino al 1999, tutti i Pari del Regno Unito avevano automaticamente accesso alla Camera dei Lord, che forma con la Camera dei Comuni il Parlamento del Regno Unito. Quindi, anche se in Bridgerton la nobiltà sembra piuttosto indulgere in feste, pettegolezzi e travolgenti passioni amorose, il suo ruolo è stato per secoli indissolubilmente legato alla Storia politica del paese.

Al primo posto troviamo così il titolo di Duca (Duke). Il titolo si accompagna alla regione di pertinenza (ad esempio, Duca di Cornovaglia) ed è la figura più prossima a quella del sovrano, basti pensare ad Andrea Duca di York, figlio della regina Elisabetta II o al fatto che Henry, secondogenito di Carlo e Diana, si fregi ancora del titolo di Duca del Sussex. Il Re o la Regina d’Inghilterra ha infatti facoltà di creare nuovi titoli e concedere una posizione di precedenza tra i Duchi, i quali restano le figure di spicco dell’alta nobiltà britannica, secondi solo ai Principi. E non a caso, anche in Bridgerton il ruolo dello scapolo d’oro e dell’uomo dei sogni è assegnato a Simon Basset, Duca di Hastings.

Segue in ordine di importanza il titolo di Marchese (Marquis), anche inteso (come i successivi Conte e Barone) come titolo sussidiario di nobili già insigniti del titolo di Duca. Il titolo inglese di Marchese di Winchester, creato nel 1551, è il più antico tra quelli ancora oggi esistenti, ed è pertanto primo Marchese d’Inghilterra. A loro erano assegnati territori di media estensione, più grandi di una contea, posto nelle zone periferiche del regno. Da notare ovviamente che il legame fra la Para del Regno Unito e un determinato territorio o località è un retaggio delle suddivisioni feudali medievali, mentre oggi non sussiste nessun legame amministrativo con le suddette zone.

Conte (Earl), terzo in ordine di importanza e di prossimità al sovrano, è in realtà il più antico tra i titoli nobiliari britannici. Non esistendo la versione femminile di Earl, in caso di discendenza femminile viene usato il titolo Countess. Si tratta di un titolo associato anche al ruolo di capo militare. Nell’era feudale, infatti, era un ufficiale regio preposto a una o più contee e nel tribunale della contea presiedeva insieme al vescovo. Ai figli non primogeniti secondo la linea ereditaria viene spesso attribuito il titolo di Visconte (come nel caso di uno dei protagonisti di Bridgerton, il Visconte Anthony).

Chiude i ranghi dell’alta nobiltà britannica il titolo di Barone (Baron), da non confondersi con il titolo di Baronetto. Questo infatti è uno dei cosiddetti Titoli di cortesia attribuiti dal Re o la Regina d’Inghilterra in virtù di particolari meriti per la nazione. I Baronetti non si fregiano così dell’appellativo di Lord, ma di quello di Sir. A questo titolo, tra quelli attribuiti direttamente dalla Corona si aggiungono quello di Cavaliere, Cavaliere ereditario o Capo Clan, mentre alla cosiddetta Nobiltà non titolata si aggiungono i titoli di Esquire e Gentleman. 

Esistono poi ruoli ben definiti assegnati a particolari Lord. Tra questi, tra i titoli più prestigiosi troviamo ad esempio quello di Lord Chamberlain, il secondo dignitario della corte in Inghilterra, oppure quello di  Lord Great Chamberlain, che in origine sovrintendeva all’amministrazione finanziaria della casa reale, mentre ora è a lui particolarmente affidata la cura del Palazzo di Westminster. Lord Advocate, o Avvocato del Re, è invece il più alto ufficiale giudiziario della Scozia, pubblico accusatore e avvocato in tutte le cause che concernono la Corona. Lord High Chancellor è in Inghilterra il capo dell’amministrazione giudiziaria, Ministro di Stato che nell’ordine delle precedenze segue come importanza solo l’Arcivescovo di Canterbury. Lord High Constable, il settimo dei grandi ufficiali dello stato, era un tempo il comandante degli eserciti reali e capo delle scuderie, mentre oggi compare solo nelle cerimonie di incoronazione. Lord Steward, membro del governo e del consiglio privato resta invece una delle cariche più importanti della casa reale.

Tra i privilegi dell’alta nobiltà inglese, la maggior parte dei quali è stata ormai abolita oppure è caduta in disuso, c’era poi il diritto a non essere arrestati, il diritto a essere processati solo da un’apposita corte presso la Camera dei Lord, oltre ad avere automaticamente accesso personale al sovrano. Restano invece in uso gli stemmi araldici, le speciali corone indossate dalle diverse casate alle cerimonie di incoronazione e gli abiti distintivi indossati sempre nelle occasioni più formali.

Ma ora, torniamo pure all’universo color pastello di Bridgerton… dove alle responsabilità militari o politiche i Lord preferiscono certo il grande gioco della seduzione!

E voi avete già visto la seconda parte della terza stagione su Netflix? Fateci conoscere le vostre opinioni a tema Bridgerton nei commenti!

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