Si è scatenata una vera e propria guerra per i diritti cinematografici del memoir di Britney Spears. Il libro, intitolato The Woman In Me, è andato davvero a ruba in tutto il mondo e ha riportato i riflettori su tanti momenti della complicata carriera della popstar, regalando ai fan uno sguardo intimo sulle vicissitudini che ha dovuto superare.
Con un milione di copie vendute nella sola prima settimana, si tratta già dell’autobiografia più venduta della storia: inevitabile quindi che abbia attirato l’attenzione di Hollywood. Tra i tanti nomi in lizza per produrre l’adattamento cinematografico o televisivo ci sono ad esempio quelli di Shonda Rhimes, di Reese Witherspoon e Margot Robbie, con le rispettive compagnie di produzione.
Ma un candidato in particolare ha attirato l’attenzione dei fan di Britney Spears… e non in positivo. Si tratta di Brad Pitt, che con la sua Plan B Entertainment Inc. ha già prodotto pellicole su storie di donne, concentrandosi in particolare su temi come l’abuso (tra i titoli, ad esempio, Blonde, Women Talking – Il diritto di scegliere e Anche io).
Sui social, però, i fan della cantante hanno espresso le loro perplessità su Pitt, arrivando a definirlo un “ipocrita” e a desiderare che non sia lui a occuparsi di portare al cinema la storia di Britney. Secondo alcuni utenti del web, infatti, quella di concentrarsi su queste tematiche sarebbe una “strategia” dell’attore per ripulire la sua immagine pubblica dalle recenti accuse.
In particolare, Brad Pitt è stato accusato da diverse celebrità, tra cui la sua ex moglie Angelina Jolie e l’attrice Gwyneth Paltrow, di aver continuato a lavorare con il produttore Harvey Weinstein nonostante fosse consapevole dei suoi comportamenti violenti contro le donne di Hollywood. Inoltre, Jolie lo ha accusato direttamente di aver “verbalmente e fisicamente aggredito” lei e i loro figli durante un viaggio privato nel 2016, pochi giorni prima della loro separazione. Pitt è stato dichiarato innocente in seguito alle prime indagini, ma la causa è ancora aperta poiché Jolie ha richiesto una revisione del caso.
Insomma, dato il passato di Britney Spears e la delicatezza che la sua vicenda personale richiede, secondo i fan non si tratterebbe della scelta giusta per produrre il biopic. Di contro, molti parteggiano per la casa di produzione di Reese Witherspoon, che la stessa Spears ha citato con affetto e riconoscenza nel memoir.
Quanto alla diretta interessata, per il momento non c’è stata una dichiarazione ufficiale: nonostante Britney sia “lusingata dall’interesse per il memoir”, ha fatto sapere che rimanderà a un momento successivo la decisione in merito alla vendita dei diritti.
Fonte: Buzzfeed News
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