Interessanti novità sull’annunciato biopic su Bruce Lee. L’anno prossimo ricorreranno i 50 anni dalla morte dell’attore e artista marziale: in arrivo c’è un film diretto dal premio Oscar Ang Lee, che per la parte del protagonista ha scelto qualcuno di molto vicino a lui.
Stando a quanto riporta Deadline, infatti, Sony’s 3000 Pictures ha finalizzato un accordo non solo col regista di La tigre e il dragone e Vita di Pi, ma anche con suo figlio Mason Lee. A lui la parte di Bruce Lee, precedentemente interpretato da Jason Scott Lee in Dragon e da Mike Moh in C’era una volta a… Hollywood di Quentin Tarantino – con tanto di polemica associata.
Mason Lee non ha una carriera ricchissima di grandi titoli alle spalle: dopo Una notte da leoni 2, ha partecipato a film come Lucy e Billy Lynn – Un giorno da eroe, ma ora è chiamato a interpretare un’autentica leggenda del cinema. A quanto pare, si è allenato per tre anni in Asia per prepararsi al ruolo. Il biopic diretto dal padre sarà scritto da Dan Futterman (Capote, Foxcatcher) e per Ang Lee sarà un ritorno al cinema di arti marziali dopo il film che gli è valso l’Oscar nel 2000.
A quanto pare, il regista aveva messo gli occhi da tanto tempo su un film che raccontasse (di nuovo) la storia di Bruce Lee, la cui vita è stata spesso frustrata dall’essere relegato a ruolo di spalla nel cinema americano. Il suo successo è dovuto invece ad una lunga e fortunata serie di film realizzati ad Hong Kong. La svolta alla fine stava davvero per arrivare grazie a Enter the Dragon, ma l’attore è tragicamente morto a soli 32 anni proprio prima che il film venisse rilasciato, nel 1973.
Solo pochi giorni fa è emersa la notizia che sarebbero state svelate le vere cause della morte di Bruce Lee: uno studio condotto da medici spagnoli e pubblicato sul numero di dicembre 2022 del Clinical Kidney Journal afferma infatti che l’attore e artista marziale sarebbe morto a causa dell’incapacità dei suoi reni di espellere acqua in eccesso. A causarne l’improvvisa morte sarebbe stata quindi una disfunzione renale, che può portare a iponatremia, edema cerebrale e morte entro poche ore.
Tornando al biopic, parlando con Deadline, Ang Lee si si è espresso così riguardo al film: «Accettato né come completamente americano né come completamente cinese, Bruce Lee è stato un ponte tra Oriente e Occidente che ha introdotto il Kung Fu cinese nel mondo, uno scienziato del combattimento e un artista iconico che ha rivoluzionato sia le arti marziali che il cinema d’azione». Per questo, ha aggiunto: «Mi sento in dovere di raccontare la storia di questo essere umano brillante e unico che desiderava ardentemente appartenere, possedeva un enorme potere in una cornice di 61kg e che, attraverso un duro lavoro instancabile, ha trasformato i sogni impossibili in realtà».
Foto: MovieStills
Fonte: Deadline
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