È passato quasi un anno da quando la famiglia di Bruce Willis ha annunciato che il celebre attore soffriva di afasia, una malattia che lo ha costretto a ritirarsi dal mondo della recitazione. Ora, gli stessi familiari hanno condiviso novità purtroppo non positive sul suo stato di salute.
In un comunicato diffuso anche tramite i social media dalla figlia Rumer, è stato reso noto infatti che all’attore ora è stata diagnosticata una forma di demenza. Il post (QUI) inizia ringraziando i fan per il supporto dato a Bruce Willis nel corso di quest’anno, motivo per cui si sentono in dovere di raccontare cosa gli sta accadendo ora:
Da quando abbiamo annunciato la diagnosi di afasia di Bruce nella primavera del 2022, le sue condizioni sono progredite e ora abbiamo una diagnosi ancora più specifica: demenza frontotemporale (anche nota come FTD). Sfortunatamente, le difficoltà di comunicazione sono solo uno dei sintomi della malattia che Bruce deve affrontare. Purché doloroso, è un sollievo avere finalmente una diagnosi precisa.
Il comunicato è stato pubblicato anche sul sito della Association for Frontotemporal Degeneration, ente che si occupa dei malati di demenza frontotemporale. Stando a quanto riportato dal sito del Manuale MDS, si tratta di un «deterioramento cognitivo globale, cronico e generalmente irreversibile». La demenza frontotemporale, continua la pagina medica relativa alla malattia, rappresenta fino al 10% dei casi di demenza. L’esordio è tipicamente più precoce rispetto al morbo di Alzheimer e si verifica mediamente dai 55 ai 65 anni di età.
Il comunicato della famiglia prosegue ammettendo che la FTD «è una malattia crudele di cui molti di noi non hanno mai sentito parlare, ma può colpire chiunque». Al momento, riferiscono, non ci sono cure per la malattia e la famiglia si augura che anche grazie all’attenzione mediatica su Bruce Willis le cose possano cambiare negli anni a venire:
Bruce ha sempre creduto di poter usare la sua voce nel mondo per aiutare gli altri, per aumentare la consapevolezza sulle questioni importanti sia pubblicamente che privatamente. Sappiamo nel nostro cuore che – se potesse – avrebbe voluto rispondere portando attenzione globale e connettendosi con coloro che stanno anche affrontando questa malattia debilitante e il modo in cui ha un impatto su così tante persone e le loro famiglie.
Foto: ANGELA WEISS/AFP via Getty Images
Fonte: AFTD
© RIPRODUZIONE RISERVATA