Negli ultimi giorni il mondo dello spettacolo, ma non solo, è stato sconvolto dalla notizia che Bruce Willis si è ritirato dalle scene a causa di una malattia che l’ha recentemente colpito, l’afasia. Come si può immaginare in molti hanno mostrato il proprio supporto alla famiglia, soprattutto le star di Hollywood, che sono intervenute a più riprese sui social per raccontare aneddoti che riguardano proprio il collega. 

Mentre dunque tutti ancora commentano la sconvolgente diagnosi fatta all’attore, emergono nuovi dettagli sulle cause che lo hanno portato a soffrire di questa patologia, che compromette le capacità verbali di una persona. 

A riportare l’indiscrezione in queste ore è il The Sun, che avrebbe parlato con un caro amico di Willis e avrebbe riferito che ora i suoi cari ritengono che ci sia un collegamento tra l’afasia che lo ha colpito e l’incidente sul set de L’ultima alba che lo ha coinvolto nel 2002. 

In quell’occasione la star era stato colpito alla testa da un esplosivo per effetti speciali e che già nel 2004 l’attore aveva citato in giudizio i Revolution Studios sostenendo di aver subito “gravi danni fisici e mentali”. Poco dopo, infatti, si sarebbero manifestati i primi segnali: «I cambiamenti sono diventati evidenti circa cinque anni fa. All’inizio non era niente di importante, solo piccole cose, come la necessità di assistenza con il copione usando gli auricolari» avrebbe riferito l’amico al giornale. 

«Tutti quelli che lo conoscevano sapevano che qualcosa non andava, semplicemente non conoscevamo la diagnosi esatta. Sapevamo che qualcosa cognitivamente non andava, non era un segreto, ma questa diagnosi specifica e il fatto che non avrebbe più recitato erano sorprendenti».

Dal momento che la causa contro gli studios, però, si sarebbe conclusa nel 2005, non è ben chiaro come la famiglia intenderà procedere. Senza contare che per ora nessuno di loro ha ancora confermato la notizia e le parole fin qui condivise provengono “solo” da una fonte vicina a Willis – che per altro è rimasta anonima. 

Fonte: The Sun

Foto: Getty Images (Theo Wargo)

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