Bruce Willis, i Razzie Awards ci ripensano: tolto il "premio" all'attore dopo l'annuncio della malattia
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Bruce Willis, i Razzie Awards ci ripensano: tolto il “premio” all’attore dopo l’annuncio della malattia

Non è l'unico attore di cui è stato annunciato un ripensamento

Bruce Willis, i Razzie Awards ci ripensano: tolto il “premio” all’attore dopo l’annuncio della malattia

Non è l'unico attore di cui è stato annunciato un ripensamento

bruce willis razzie

Dopo l’annuncio della malattia di Bruce Willis e il suo conseguente e obbligato ritiro dalle scene, era arrivata notizia che gli organizzatori del The Golden Raspberry Awards – meglio noti come Razzies– non avrebbero ritirato il “premio” assegnato solo poche settimane fa. Ora, con un comunicato, hanno annunciato un ripensamento.

L’attore di Die Hard quest’anno aveva ricevuto una categoria tutta sua: “Peggior performance di Bruce Willis in un film del 2021“. Aveva stupito la prolificità nella scorsa annata, ma anche le prove attoriali ben al di sotto dei suoi standard. Ora che si è scoperto il motivo e che stanno emergendo numerose drammatiche storie dagli ultimi set di Bruce Willis, con un comunicato dei fondatori J.B. Wilson e Mo Murphy i Razzie Awards invertono la rotta: «Dopo molta considerazone, i Razzies hanno deciso di cancellare il premio dato a Bruce Willis, per la recente scoperta della sua diagnosi».

Proseguono poi: «Se la condizione medica di qualcuno è un fattore determinate nelle loro scelte e/o performance, riconosciamo che non sia appropriato consegnare loro un Razzie», premio noto perché valorizza il peggio dell’anno e che spesso è stato divisivo – Stanley Kubrick fu nominato per Shining, per esempio.

E proprio il cult del 1980 è oggetto di un secondo ripensamento dei Razzie: è stata annunciata la revoca della nomination a Shelley Duvall per la sua performance in Shining, scelta di cui i Razzie si erano già detti pentiti alcune settimane fa. Citano «circostanze attenuanti» e il famigerato trattamento di Kubrick nei suoi confronti.

Foto: ANGELA WEISS/AFP via Getty Images

Fonte: EW

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