Bruce Willis ha appena tagliato un traguardo significativo e per certi versi storico: è diventato la prima star hollywoodiana ad aver venduto i diritti di sfruttamento della sua immagine attraverso la genesi di una sua copia in deepfake, a tutti gli effetti un “gemello digitale” dell’interprete. Uno scenario che gli consentirà di continuare ad apparire al cinema, anche dopo il suo ritiro dalla scene. Lo riporta il Telegraph.

La compagnia che ha acquistato i diritti di sfruttamento d’immagine di Bruce Willis è la Deepcake, con la quale Bruce Willis aveva già collaborato nel 2021 per uno spot di una compagnia telefonica russa, la MegaFon. Lo potete ammirare di seguito (in quel caso la faccia della star di Die Hard era sta sovrapposta digitalmente su quella di un attore russo). 

In una nota Willis aveva detto: «Ho apprezzato la precisione con cui la mia immagine è stata riproposta, è come un piccolo film del mio consueto genere dell’action comedy. Una bella opportunità per tornare indietro nel tempo. Con la tecnologia contemporanea, anche se mi trovo in un altro continente, posso comunicare, lavorare, partecipare alle riprese. Un’esperienza interessante e nuova per la quale ringrazio tutto il mio team». 

A fine marzo scorso era stato annunciato il ritiro dell’attore dalle scene a causa di una malattia che l’ha colpito, l’afasia: un malessere che ha segnato tutti gli ultimi anni della carriera dell’interprete, spesso costellati da film piuttosto rimaneggiati, male in arnese e di dubbia qualità, e che l’ha infine indotto a interrompere anzitempo la sua parabola di successo a Hollywood e la carriera nella recitazione. L’afasia impedisce infatti a Willis di leggere, memorizzare e recitare con scioltezza e fluidità i copioni dei film in cui dovrebbe recitare. Per tornare a vederlo sul grande schermo, invece, una strada concreta è già stata tracciata. 

UPDTATE: La notizia è stata poi smentita dall’entourage dell’attore: «Nonostante alcune news indicassero Willis come prima personalità di Hollywood a sottoscrivere questo tipo di accordo, il suo team nega l’esistenza di qualunque progetto di questo genere», si legge in queste ore sul The Hollywood Reporter.